Farse e tragedie

Tenerone il Ministro Sangiuliano. Dai… diciamocelo, che sbaglio avrebbe fatto?
Impietosi quelli della sinistra d’opposizione, subito nel chiedere le dimissioni. E che mai ha fatto? Si è portato in giro per l’Italia la dottoressa Boccia presentandola come sua personale consulente per poi cambiare idea e non fomalizzare la consulenza. Già, chi non ha cambiato idee nella vita. Poi la liberatoria e piangente confessione: tra me e la Boccia una relazione sentimentale. E l’avevano supposto in molti. Poi il comune senso del pudore ha fatto da autocensura. Pronto alle dimissioni, respinte dal Presidente del Consiglio. Voleva portare la destra egemone nella cultura italiana partendo dal divino Dante e casca sull’inesistente curriculum dalla dott. Boccia. Dopo essere passato dalla non conoscenza della geografia ad andare ai concorsi letterari votando degli autori di cui non aveva letto i libri in concorso. E la nostra Giorgia ha struggenti reazioni. Ma dimmi te, ha già tante gatte da pelare perché deve “governare” Salvini, alias il capitano,  e cercare di convincere l’Europa che lei  è più duttile di quello che appare. Indubbiamente, almeno qui,  la tragedia si è trasformata in farsa.

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Ciò che continua ad essere solo e soltanto una drammatica tragedia sono le guerre.
Quella gran carogna di Putin abbatte una scuola in Ucraina e gli Stati Uniti  dicono che ci vogliono mesi per avere i missili necessari per attaccare definitivamente la Russia.
La guerra continua e si allarga sempre di più.
Altro personaggio inquetante è Netanyahu.
Il 50 % del popolo israeliano è certo che lui ha, mesi fa,  prima firmato un accordo con Hamas e poi si è rimangiato la parola. Non vuole solo annientare i terroristi di Hamas ma vuole annientare il popolo palestinese. Impossibile fare pace tra due schieramenti che si vogliono reciprocamente distruggere.
Tante pantomime ma la guerra in Ucraina tra poco sarà tre anni e la guerra (non dichiarata) in Palestina potrà (tranquillamente) proseguire. Oramai sia in Palestina come in Ucraina si è perso il perché è rimane solo la guerra. Non siamo messi bene. Precisamente siamo dentro una tragedia di proporzioni bibliche. Come sempre la solita discussione tra il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ma mi sa che non c’è manco più più il bicchiere.

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Può sembrare blasfemo mettere insieme la piccolezza della storia di Sangiuliano e le guerre in giro per il mondo. Dimostrano una sola cosa: la inadeguatezza  di una classe politica mondiale che difatto conta poco se non addirittura niente. Appunto siamo proprio messi male. Ma precisiamo al netto di Putin e di Hamas, li abbiamo scelti noi con il voto o non il voto. E dunque, verebbe voglia di dire: chi è causa del suo male pianga se stesso.
Ora, mi sa che l’unica cosa che possiamo fare è lamentarci nell’intima convinzione che nulla cambi.

PATRIZIO  TOSETTO

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