Questa Legislatura deve assolutamente cambiar passo
Caro Direttore,

Il Piemonte deve cambiare marcia, deve mettere in campo molta più competenza perché come dice stamane al Corriere , il Presidente del Club degli investitori Giancarlo Rocchietti, al momento siamo sotto visione sul futuro di almeno vent’anni. Per Rocchietti l’ultimo bando regionale per le start-up garantisce soldi a fondo perduto senza una direzione. Nel frattempo abbiamo un sistema autostradale vecchio e pieno zeppo di lavori incorso e abbiamo i trafori bloccati , con la TAV che entrerà in funzione solo nel 2033 anche se quelli che danno interviste non lo dicono per paura di fare brutta figura. Secondo il Presidente dell’Interporto di Novara ogni anno di ritardo della entrata in funzione del Terzo Valico ci fa perdere 2,5 miliardi di PIL , lo stesso, dico io vale per la TAV.
Chi ha rallentato i lavori ,malgrado noi avessimo salvato la TAV con le nostre Manifestazioni nel 2018/2019 prima o poi dovrà renderne conto ai piemontesi.
Il Piemonte deve cambiare marcia se vuole cercare di ritornare nelle posizioni di testa dove sono Venero e Emilia che nel secolo scorso erano largamente dietro di noi.
Per rilanciare il Piemonte occorre rilanciare Torino e la sua Area Metropolitana che come dice il CRESME sono solo 41me tra le 44 Aree Metropolitane europee con oltre 1,5 milioni di abitanti .
Il Piemonte non ha bisogno di appeasement , il Piemonte ha bisogno di sostenere con forza il Piano Urso per rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese, unico modo per rilanciare Mirafiori e salvare le 2000 aziende dell’indotto. Il Piemonte deve rilanciare gli investimenti pubblici e privati unico modo per riuscire ad attrarre investimenti dall’estero . Ricordo che le aziende multinazionali presenti nella nostra regione sono quelle che esportano di più e che pagano i migliori stipendi.
Il Piemonte ha bisogno che le centinaia di milioni versati al territorio ogni anno dalle Fondazioni Bancarie aiutino il rilancio più che soddisfare interessi di bottega.
Gli assessori neoeletti non pensino a presentare liste alle prossime elezioni, studino invece come rilanciare la regione e il lavoro perché gli ultimi cinque anni non hanno migliorato la situazione e la povertà e’ cresciuta . La tabella della CGIA di MESTRE che ci vede all’undicesimo posto non è una gran bella medaglia per il Piemonte che 163 anni fa ha unito l’Italia e siccome mi ricordo bene i discorsi politici alla nascita della Regione dico che Calleri , Donat-Cattin, Picchioni, Frojo, Libertini, Vittorelli, da lassù non saranno molto contenti dei risultati raggiunti. La tangenziale è ancora quella fatta costruire dall’on. Botta negli anni 70/80 ma il traffico nel frattempo è decuplicato. Le altre autostrade sono peggiorate e il nostro aeroporto è solo tredicesimo in Italia. In questi cinquant’anni Torino ha costruito una sola linea della Metro, Lione 4, la Asti Cuneo e’ ancora da finire, il Tenda è ancora chiuso.
Prego perché questo Consiglio Regionale ridia slancio e vigore al nostro vecchio Piemonte. Io continuerò a dare il mio contributo come ho fatto per la TAV e per il settore auto , impegnandomi sulle infrastrutture sul trasporto pendolari e per lo sviluppo della logistica.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO
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