Merlo: Cirio e Lorusso, ‘coesione istituzionale’. No a chi pratica la radicalizzazione

“È di tutta evidenza che di fronte alle grandi sfide che attendono Torino e il Piemonte la cosiddetta
‘coesione istituzionale’ tra il Sindaco della città capoluogo Stefano Lorusso e il Presidente della
Regione Alberto Cirio non solo è necessaria ma è addirittura indispensabile. Pena l’indebolimento
complessivo delle istituzioni da un lato e dell’intero territorio dall’altro.
Dal rilancio di una seria e credibile politica industriale al potenziamento delle grandi infrastrutture
e alla destinazione degli investimenti; dalla competitività/concorrenza con altri territori al
rafforzamento di una politica dei servizi a favore della persona e delle rispettive comunità locali.
Con il rispetto dovuto per la dialettica politica tra i vari partiti e il fisiologico confronto tra la
maggioranza e l’opposizione, è altrettanto evidente che chi teorizza, e pratica, la radicalizzazione
– anche violenta ed aggressiva – della lotta politica rischia semplicemente di non fare gli interessi
del nostro territorio. Anzi, li ostacola platealmente attraverso la logica pericolosa ed
antidemocratica della delegittimazione dell’avversario/nemico politico.
Ecco perchè, sia a destra, ma soprattutto nell’alleanza che vede riunite tutte le sinistre, si devono
rassegnare e prendere atto che senza una convinta e costruttiva ‘coesione istituzionale’ Torino e il
Piemonte saranno più deboli e meno competitivi. Per questo Lorusso e Cirio si stanno muovendo
bene e con un atteggiamento politico ed istituzionale responsabile ed intelligente”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi Popolari Uniti.

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