Cambio della guardia alla guida di Asti DOCG e Moscato d’Asti DOCG. Il neopresidente del consorzio di tutela astigiano è Stefano Ricagno e ha preso il testimone da Lorenzo Barbero. Rimarrà in carica fino al 2027, con un cda completato da Bruno Fortunato, Massimo Marasso, Gianfranco Torelli e Paola Zappino, e continuerà ad essere vicepresidente della Vignaioli Piemontesi e di Piemonte Land of Wine, l’ente che rappresenta tutti i 14 consorzi del vino piemontesi riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura.
“Da Presidente mi impegnerò a rispettare la compattezza della filiera in prospettiva di uno sviluppo virtuoso e proficuo – spiega Stefano Ricagno – oggi l’Asti Spumante, in Italia, è venduto in minor misura rispetto al passato per motivi contingenti che ne hanno diminuito la perequazione sul mercato domestico, nonostante il consorzio da alcuni anni vi abbia investito molto. Alcuni investimenti sono stati la firma del consorzio sul paesaggio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti attraverso la riproduzione del brand istituzionale e nelle rotonde stradali, sulle pagine e sulle insegne installate sulle vigne, la partnership con notissimi testimonial e brand internazionali, la sponsorizzazione di grandi eventi sportivi e culturali sono tutti atti espliciti che devono essere replicati e, se possibile, ampliati”.
“Non dimentichiamo che proprio da Canelli è partita la candidatura UNESCO dei paesaggi vitivinicoli – aggiunge Stefano Ricagno – e qui è nato il primo Spumante a base di uve Moscato d’Italia. Lavoreremo per valorizzare sempre di più i vigneti riconosciuti dal governo e per individuare le colline soleggiate con le caratteristiche necessarie per rientrare nella mappa degli “eroici”, così da accedere ai supporti previsti”.
Mara Martellotta
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