La Coldiretti Piemonte è convinta che l’apertura da parte della UE all’etichetta di origine sia un riconoscimento della battaglia dell’Italia
L’apertura della Commissione UE alla proposta avanzata dalla Germania di introdurre l’origine su tutti gli alimenti in commercio riconosce il ruolo storico dell’Italia di apripista nelle politiche di garanzia verso il consumatore, dopo la recente mobilitazione al Brennero della Coldiretti per la raccolta di un milione di firme per assicurare una piena trasparenza sul cibo. Ad affermarlo è la Coldiretti in riferimento agli esiti del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Unione Europea.
“Grazie all’esempio dell’Italia – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, delegato confederale – ci sono le condizioni oggi per affermare una nuova stagione delle politiche alimentari nella UE, che guardino alla trasparenza, rispetto ai troppi inganni permessi in passato e anche contro i tentativi delle multinazionali di indirizzare le politiche verso i propri interessi. In tale ottica è importante l’annunciata marcia indietro del Portogallo, rispetto al sistema di etichettatura a semaforo Nutriscore. L’obiettivo è quello di cambiare il codice doganale e introdurre l’etichetta di origine obbligatoria su tutti i cibi in commercio nella Ue”.
MARA MARTELLOTTA
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