Assemblea pubblica del Forum del Terzo Settore con i candidati alla Presidenza della Regione Piemonte. Una nuova legge regionale base di partenza per un sistema integrato, efficiente e universale
Dialogo e programmazione sono le parole con cui il Forum del Terzo Settore, che conta 30 mila associazioni ed enti con oltre 73mila volontari e un impatto economico di oltre 6.5 miliardi di euroha avanzato le proprie richieste ai candidati alla Presidenza della Regione Piemonte, cui ha presentato un documento stilato in vista delle elezioni regionali dell’8 e 9 giugno prossimi. Erano presenti i candidati a presidente regionale Alberto Cirio ( coalizione di Centrodestra), Sarah Disabato ( Movimento 5 stelle), Francesca Frediani ( Piemonte Popolare) e Gianna Pentenero ( coalizione di Centrosinistra).
“Il terzo settore è una risorsa fondamentale per il Piemonte – ha spiegato il candidato Alberto Cirio- ma oggi è spesso costretta ad agire in modo riparativo e quando questo accade è perché non si è arrivati in tempo. Dobbiamo prevenire e per farlo lavorare insieme coin olgendo di più gli ETS nella fase di programmazione delle nostre politiche.
La nuova legge regionale sul terzo settore ci dà la possibilità di prevedere attraverso l’istituto della coprogettazione, un sistema di bandi che superi l’annualità di pubblicazione per attivare forme di bando /manifestazioni di interesse pluriennale in modo dapermettere agli enti di pianificare la loro attività. Con i regolamenti attuativi della nuova legge regionale che dobbiamo scrivere, va reso esplicito questo: mettere a gara in modo trasparente i soggetti che si siedono intorno a un tavolo ma, una volta individuate con meccanismo chiaro ed evidenza pubblica, le risorse dovranno essere garantite per più anni, in modo da assicurare una programmazione più certa”.
Per Sarah Disabato “i numeri del Terzo Settore ci dicono che senza le organizzazioni e senza i volontari il Piemonte si ferma. Oltre 30 mila enti non profit, più di 73 mila volontari e un impatto economico che supera i 6 miliardi e mezzo di euro, con un’incidenza del 5 per cento sul Pil sono i numeri che ci sono stati raccontati questa mattina in occasione dell’assemblea ‘Diamo voce al Terzo Settore, coprogettare il futuro’. Sono migliaia i volontari e i lavoratori che si occupano di garantire i diritti e il benessere dei cittadini piemontesi, un settore con cui la Regione Piemonte deve fare i conti e tornare a pianificare e progettare importanti interventi da mettere in campo”.
Per Francesca Frediani di Piemonte Popolare “è stato un importante momento di confronto che dimostra quanto sia importante il ruolo del terzo settore nella nostra regione. Sono emerse tantissime tematiche che io credo che la politica possa risolvere con un lavoro di reale collaborazione e di confronto che non può ridursi ad una giornata di campagna elettorale. Questo lavoro deve essere continuo e organizzato in modo strutturato. Uno dei temi per noi più rilevanti è quello dell’inclusione, della coesione sociale che si accosta al nome della nostra lista. Noi crediamo che si possa fare un lavoro di cooperazione con gli enti su più ambiti, coinvolgendo tutte le realtà oggi presenti in sala”.
Gianna Pentenero ( Centrosinistra): “È chiaro che dobbiamo pensare a un nuovo tipo di welfare. Se mi trovo di fronte ad una persona che è fuori dal mercato del lavoro e voglio davvero prenderla in carico, devo permetterle di frequentare un percorso di formazione e nel frattempo mantenersi e mantenere magari una famiglia. Se do loro una formazione frammentata, queste persone dovranno pensare a come vivere, senza dover ricorrere a lavoretti o soluzioni di fortuna. Tutto questo non serve né per rientrare nel mondo del lavoro né per acquisire davvero nuove competenze. Una presa in carico completa della persona che si trova in una situazione di difficoltà passa prima da un sostegno economico, solo allora un percorso potrà accompagnarli all’interno del mondo del lavoro”.
Il Forum del Terzo Settore, organismo di rappresentanza di 41 organizzazioni regionali che, a loro volta, rappresentano più di 8 mila enti del terzo settore e altre organizzazioni no profit, ha avviato un dialogo strutturato con la politica regionale, capace di coinvolgere i rappresentanti del Terzo settore, i candidati alla Presidenza e la cittadinanza su un confronto costruttivo su diritti, partecipazione, mutualismo e solidarietà.
Il Forum del Terzo Settore ha richiesto alla Regione Piemonte di dare priorità alla coprogrammazione, come delineato dall’articolo 55 del decreto legislativo 117/2017 e dalla nuova legge regionale 7/2024, per valorizzare le competenze del terzo settore nell’innovazione sociale e nella promozione delle persone. È fondamentale includere processi partecipativi nelle politiche regionali e stabilire un tavolo permanente di confronto per costruire un quadro di riferimento per i processi di coprogettazione e coprogrammazione.
MARA MARTELLOTTA
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