A cura di Elio Rabbione
Anselm – Documentario. Regia di Wim Wenders, con Anselm Kiefer. Dopo il grande successo di “Perfect days”, Wim Wenders torna al cinema con l’omaggio ad Anselm Kiefer, uno dei più innovativi e importanti artisti del nostro tempo. Girato in 3D e risoluzione 6K, il film racconta il percorso di vita del pittore e scultore tedesco, la sua visione, il suo stile rivoluzionario e il suo immenso lavoro di esplorazione dell’esistenza umana e della natura ciclica della storia. Wenders realizza un’esperienza cinematografica unica, che mette in luce il linguaggio di Kiefer, fortemente influenzato dalla poesia, la letteratura, la filosofia, la scienza, la mitologia e la religione. Per oltre due anni, il regista è tornato sulle tracce di Kiefer partendo dalla nativa Germania fino alla sua attuale casa in Francia, ripercorrendo le tappe di un viaggio dietro le quinte della sua arte. Un nuovo incredibile ritratto d’artista dopo il lavoro fatto su Sebastião Salgado ne “Il sale della Terra”, Pina Bausch in “Pina” e “Buena Vista social club”. Durata 90 minuti. (Nazionale sala 4)
Back to Black – Biografico, drammatico. Regia di Sam Taylor-Johnson, con Marisa Abela, Eddie Marsan e Jack O’Connell. La tragica vita di Amy Winehouse, la sua morte dopo i devastanti problemi di alcol, di droga e di Bulimia/anoressia, ancor prima il divorzio dei genitori quando lei aveva soltanto nove anni, la figura di un padre assente che torna a casa quando per la figlia scocca l’ora del successo, i suoi rapporti con il palcoscenico e con il modo dell’industria discografica, la voglia di essere felice, di vivere e di essere compresa. Durata 122 minuti. (Greenwich Village sala 2, Ideal, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)
Cattiverie a domicilio – Commedia. Regia di Thea Sharrock, con Olivia Colman, Jessie Buckley e Timothy Spall. 1922. Una cittadina affacciata sulla costa meridionale dell’Inghilterra è teatro di un farsesco e a tratti sinistro scandalo. Basato su una bizzarra storia realmente accaduta, il film segue le vicende di due vicine di casa: Edith, originaria del posto e profondamente conservatrice, e Rose, turbolenta immigrata irlandese. Quando Edith e altri suoi concittadini iniziano a ricevere lettere oscene piene di scabrosità, i sospetti ricadono immediatamente su Rose. Le lettere anonime scatenano una protesta a livello nazionale che scaturisce in un processo. Saranno le donne – guidate dalla poliziotta Gladys – a indagare sul crimine, sospettando che le cose potrebbero non essere come sembrano. Durata 90 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 3)
C’era una volta in Bhutan – Commedia drammatica. Regia di Pawo Choyning Dorji. Un americano si reca in Bhutan alla ricerca di un prezioso fucile antico e incrocia un giovane monaco che vaga tra le serene montagne, istruito dal suo maestro a rimettere le cose a posto. Durata 107 minuti. (Nazionale sala 2)
Challengers – Drammatico. Regia di Luca Guadagnino, con Zendaya, Josh O’Connor e Mike Faist. Il film che avrebbe dovuto inaugurare l’ultima Mostra di Venezia. Con la sceneggiatura dell’esordiente Justin Kuritzkes – che sarà pure lo sceneggiatore del prossimo film di Guadagnino, “Queer”, dal romanzo di William Borroughs, interprete Daniel Craig -, è la storia di Tashi, ex tennista prodigio, che ritiratasi dalle gare prende ad allenare il marito Art, il quale si ritroverà a gareggiare in un concorso con l’ex fiamma della moglie, Patrick, nonché suo vecchio e migliore amico. Quando il gioco diventa metafora del potere e della vita, quando attraverso il ritmo delle gare e lo specchio che si viene a creare tra passato e presente, accade la rappresentazione di un rapporto a tre. Durata 132 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Fratelli Marx sala Harpo, Ideal anche V.O., Lux sala 3, Massimo anche V.O., Reposi sala 2, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)
Civil War – Drammatico. Regia di Alex Garland, con Kirsten Dunst, Wagner Moura, Cailee Spaeny e Nick Offerman. In un’America raccontata in un futuro più o meno prossimo a noi, si assiste ad una seconda guerra civile, dove Texas e California si sono staccati dagli altri stati, eleggersi a indipendenti e marciare contro l’autorità di Washington, Quattro giornalisti, tra cui la Lee della Dunst ritagliata sulla figura della reporter di guerra Lee Miller (dalle copertine di Vogue raccontò i bombardamenti di Londra e le imagini atroci dei campi di concentramento), hanno un unico, immediato scopo, quello di intervistare il presidente degli Stati Uniti. Il loro viaggio è in un clima di guerra, dove sparatorie e attacchi si susseguono, dove militari e persone comuni sono ormai dedite alla violenza. Durata 109 minuti. (Greenwich Village sala 2 anche V.O.)
Come fratelli – Abang e Adik – Drammatico. Regia di Jin Ong. Abang e Adik vivono nei sobborghi popolosi e pieni di colori di Kuala Lampur. Abang è un ragazzo muto senza documenti d’identità che gli diano la possibilità di un lavoro legale. Accetta il suo destino a differenza del fratello minore Adik che ha un aggressivo desiderio di riscatto. Un incidente sconvolge l’equilibrio del loro rapporto. Durata 115 minuti. (Romano sala 3)
Confidenza – Drammatico. Regia di Daniele Luchetti, con Elio Germano, Federica Rosellini, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati e Isabella Ferrari. Pietro vive con Teresa un amore tempestoso. Dopo l’ennesimo litigio, a lei viene un’idea: raccontami qualcosa che non hai mai detto a nessuno – gli propone -, raccontami la cosa di cui ti vergogni di più, e io farò altrettanto. Così rimarremo uniti per sempre. Si lasceranno, naturalmente, poso dopo. Ma una relazione finita è spesso la miccia per quella successiva, soprattutto per chi ha bisogno di conferme. Così, quando Pietro incontra Nadia, s’innamora all’istante della sua ritrosia, della sua morbidezza dopo tanti spigoli. Pochi giorni prima delle nozze, però, Teresa magicamente ricompare. E con lei l’ombra di quello che si sono confessati a vicenda, quasi un avvertimento, “attento a te!”. Da quel momento in poi la confidenza che si sono scambiati lo seguirà minacciosa: la buona volontà poggia sulla cattiva coscienza, e Pietro non potrà mai più dimenticarlo. Anche perché Teresa si riaffaccia sempre, puntualmente, davanti a ogni bivio esistenziale. E è lui che continua a cercarla? Durata 136 minuti. (Eliseo, Greenwich Village sala 1, Romano sala 1)
Il coraggio di Blanche – Drammatico. Regia di Valérie Donzelli, con Virginie Efira e Melvil Poupaud. Blanche Renard vive a un passo dal mare dove attende l’amore, che arriva e ha lo charme di Grégoire Lamoureux, un perfetto sconosciuto che sembra avere tutto quello che cerca. Cresciuta tra una madre affettuosa e una sorella gemella più intraprendente, Blanche sposa Grégoire e la lascia la famiglia per la sua niova casa. Lontana dalla Bretagna e dagli affetti più cari, la sua idea romantica dell’amore si scontra presto con la realtà e un uomo possessivo, che mente e tesse una rete di menzogne e ricatti. Tra cucina e soggiorno, ufficio e camera da letto, la tragedia domestica si consuma. Vessata dal marito, manipolatore nocivo e inquisitore feroce, Blanche precipita in una disperazione profonda. Non resta che decidere se restare o partire, tacere o denunciare. Durata 109 minuti. (Classico)
I dannati – Drammatico. Regia di Roberto Minervini, con René W. Salomon, Cuyler Ballanger e Timothy Carlson. Presentato in concorso nella sezione Un certain regard al 77mo festival di Cannes, il film, ambientato nel 1862, narra l’avventura tragica di un gruppo di volontari nordisti inviati a presidiare i territori dell’Ovest non ancora esplorati. Con continui rimandi storici e politici all’attualità che circonda noi a distanza di centosessant’anni, c’è la guerra e il nemico in agguato, a tratti invisibile, ci sono i ragazzi che ripensano alla casa e alla famiglia, che giocano a carte o esprimono pensieri religiosi, che guardano a una guerra civile che sta distruggendo il loro paese, che montano le tende e la guardia. E poi il tempo dell’attesa: un tempo sospeso, tra Buzzati e Malick. A leggere le cronache dalla Croisette, accoglienza con grande disaccordo, chi glorifica e chi butta nella polvere. Il film è oggi sui nostri schermi, non resta che verificare. Durata 89 minuti. (Nazionale sala 1 anche V.O.)
E la festa continua! – Commedia drammatica. Regia di Robert Guédiguian, con Ariane Ascaride, Jean Pierre Darroussin e Robinson Stévenin. Rosa è il cuore e l’anima del quartiere popolare della vecchia Marsiglia in cui vive. Essa divide la propria energia che non conosce limiti tra la sua numerosa famiglia, estremamente unita, il lavoro di infermiera e il suo interesse politico nei confronti delle persone più bisognose. Ma con l’avvicinarsi della pensione le sue illusioni cominciano a vacillare. Sostenuta dalla vitalità delle persone che le sono accanto e dall’incontro con Henri, si rende conto che non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni, sia politici che personali. Durata 106 minuti. (Nazionale sala 4)
Ghostbusters – Minaccia glaciale – Fantasy. Regia di Gil Kenan, con Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Paul Rudd e con Bill Murray e Dan Aykroyd. Come dire che le avventure degli acchiappafantasmi non finiranno mai, ricordi e successi e incassi da favola lo impongono. Ai giorni nostri, ecco che la famiglia Spengler lascia i campi dell’Oklaoma per tornare là dove tutto ha avuto inizio, ovvero quella caserma newyorkese dei vigili del fuoco che già fu il centro delle operazioni per contrastare gli invadenti spiritelli. Gli antichi acchiappafantasmi sono forti di un laboratorio in cui hanno sviluppato la loro personale ricerca sui fantasmi e sul paranormale: ma alla comparsa di una antica sfera di cristallo che minaccia di ghiacciare completamente la Grande Mela, ecco che il vecchio e il nuovo gruppo dovranno unire le proprie forze e salvare la città e il mondo dall’irruzione di una nuova era glaciale. Durata 115 minuti. (Uci Moncalieri)
Il gusto delle cose – Drammatico. Regia di Tran Anh Hung, con Juliette Binoche e Benoît Magimel. 1885. L’impeccabile cuoca Eugénie lavora da oltre vent’anni per il famoso gastronomo Dodin. Il loro sodalizio dà vita a piatti, uno più delizioso dell’altro, che stupiscono anche gli chef più illustri del mondo. Con il passare del tempo, la pratica della cultura gastronomica e l’ammirazione reciproca si sono trasformate in una relazione sentimentale. Eugénie è però affezionata alla propria libertà e non ha mai voluto sposare Dodin. Così lui decide di fare qualcosa che non ha mai fatto prima: cucinerà per lei. Durata 136 minuti. (Eliseo Grande, Romano sala 2)
Il mio posto è qui – Drammatico. Regia di Cristiano Bortone e Daniela Porto, con Ludovica Martino, Marco Leonardi e Giorgia Arena. La storia, ambientata nella Calabria rurale della fine degli anni Quaranta, racconta un’amicizia tra una ragazza madre e l’organizzatore di matrimoni locale, l’unico gay del paese, che la porta a sfidare i pregiudizi della comunità e a lottare per trovare il proprio posto nel mondo. Durata 90 minuti. (Romano sala 3)
Sei fratelli – Drammatico. Regia di Simone Godano, con Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini e Valentina Bellè. Guido, Marco, Leo, Gaelle e Mattia sono, in ordine di età, i cinque figli di Manfredi Alicante, padre egoista e narciso che si è appena tolto la vita. All’apertura del suo testamento i cinque figli scopriranno di avere una sorella, Luisa, della quale non erano a conoscenza. Del resto per Manfredi, che si è sempre comportato secondo i suoi voleri, compreso sposare tre donne diverse e avere (almeno) un’amante, è perfettamente in carattere non avere informato i fratelli dell’esistenza di Luisa. I sei litigano fra di loro, alcuni anche a causa di antiche ruggini, e trovare un’intesa su come gestire l’allevamento di ostriche che hanno collettivamente ereditato, e che il padre ha trasformato in una utopistica coltivazione di perle, non è facile. Ci saranno discussioni e rappacificazioni, intese e ostilità nella cornice di Bordeaux, ultima residenza del padre e della terza moglie francese. Durata 105 minuti. (Greenwich Village sala 3)
Ritratto di un amore – Biografico. Regia di Martin Provost, con Cecile de France e Vincent Macaigne. Una storia a cavallo di due secoli, l’amore per l’arte e il mondo degli Impressionisti, la vita di Pierre Bonnard che a quel mondo si avvicinò con l’intento sempre di superarlo, il trionfo della luce e del colore, l’unione tra un artista e una donna che da semplice fioraia divenne la donna più ritratta di Francia, pure lei esempio di un eccezionale talento. Vita bohémienne e paesaggi agresti, arte e sregolatezza, sentimenti e litigi e passioni, non soltanto artistiche. Durata 122 minuti. (Centrale anche V.O., Fratelli Marx sala Groucho)
The Fall Guy – Commedia. Regia di David Leitch, con Ryan Gosling. Emily Blunt e Aaron Taylor-Johnson. Leitch è un ex stunt e ci parla di un mondo che ha conosciuto benissimo. Ispirato alla seie TV degli anni Ottanta “Professione pericolo”, “The fall guy” narra le avventure dello stunt Colt Seavers costretto a ritirarsi dal mondo del cinema per un grave infortunio capitatogli nel girare una scena. Lascia il cinema e la ragazza di cui è innamorato, Jody, un’assistente alla regia. Ma dopo alcuni mesi viene contattato dall’agente dell’attore Tom Ryder, di cui lui è sempre stato la controfigura, che lo rivuole con sé come Jody, passata alla regia con la sua opera prima “Metalstorm” avrebbe ancora il desiderio di averlo al suo fianco. Nulla di vero: la ex innamorata non ne sa nulla e il divo del nuovo film, incappato in un gruppo di delinquenti, è letteralmente sparito. Spetterà a Colt correre a salvarlo tra mille insidie, con la capacità di Gosling di non prendersi troppo sul serio, anzi spremendo risate a favore di un pubblico che lo vedrà di nuovo in pace con la sua ragazza Jody. Durata 126 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)
Una storia nera – Drammatico. Regia di Leonardo D’Agostini, con Laetitia Casta, Andrea Carpenzano e Cristiana Dell’Anna. Carla ha divorziato da Vito da cui ha avuto tre figli, affidati alla madre. Un divorzio non facile dal momento che l’uomo aveva avuto e continuava a mantenere dei comportamenti ossessivi e violenti nei confronti della moglie. Una sera è invitato al compleanno della figlia più piccola, Mara, ma al termine della serata scompare senza avvertire nessuno. Il suo cadavere, con ferite da arma da taglio, verrà ritrovato vicino al Tevere e inizieranno le indagini. Durata 100 minuti. (Massaua, Massimo sala Cabiria, Reposi sala 5, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)
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