A cura di Elio Rabbione
Armageddon Time – Il tempo dell’Apocalisse – Drammatico. Regia di James Gray, con Anne Hathaway, Jeremy Strong, Banks Repeta e Anthony Hopkins. Storia di formazione (autobiografica) ambientata negli anni Ottanta, nel distretto dei Queens a New York, che racconta la storia di due amici, uno bianco ed ebreo, Paul, di origine ucraina, e l’altro nero, Johnny. Negli States dilaga ancora il razzismo, motivo per cui i due giovani ambiscono a elevarsi socialmente, ma i genitori di Paul decidono di allontanarli mandando il figlio in una scuola privata, decisamente prestigiosa, frequentata solo da bianchi. Il ragazzo non reagirà quando il suo amico verrà insultato dai suoi nuovi compagni di classe per il colore della sua pelle: ma sarà il nonno a insegnargli come soltanto qualche decennio prima anche gli ebrei venivano vessati e cacciati. Saranno proprio le parole del nonno a dargli il coraggio di far sentire la sua voce per difendere chi viene discriminato. Durata 114 minuti. (Classico, Nazionale sala 3 e sala 4, Uci Moncalieri sala 11)
Delta – Drammatico. Regia di Michele Vannucci, con Luigi Lo Cascio e Alessandro Borghi. Ambientato tra le acque che corrono tra Ferrara e Rovigo, in mezzo ai mari di nebbia, un gruppo di bracconieri venuti dalla Romania si dedica alla pesca illegale. In mezzo c’è Elia, è nato in quei luoghi, se ne era già allontanato e adesso è lì di nuovo a fare quel vecchio mestiere. Il suo destino incrocia quello di Osso, uno dei tanti volontari che si sono imposti di presidiare, lui con la sorella e con una combattiva associazione. Due gruppi e due idee di vita diversi, a contrarsi giorno dopo giorno, mentre in quella lotta trova no posto anche nuovi sentimenti. Durata 105 minuti. (Ambrosio sala 3, Uci Moncalieri)
Empire of Light – Drammatico. Regia di Sam Mendes, con Olivia Colman, Michael Ward, Toby Jones e Colin Firth. Una storia d’amore ambientata nell’Inghilterra degli anni Ottanta e che ruota attorno a un vecchio e meraviglioso cinema, in una piccola cittadina sulla costa meridionale inglese. Racconta come Hilary, una donna che fa parte dello staff della sala e che deve fare i conti con la sua salute mentale, e Stephen, un nuovo dipendente che sogna di fuggire da questa cittadina provinciale in cui deve affrontare le avversità di ogni giorno. Sia Hilary che Stephen trovano un senso di appartenenza attraverso la loro dolce e improbabile relazione e sperimentano il potere curativo della musica, delle immagini del cinema e della piccola comunità di cui fanno parte. Durata 119 minuti. (Greenwich Village sala 1 e sala 2)
Everything Everywhere All At Once – Commedia fantastica. Regia di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, con Michelle Yeoh e Jamie Lee Curtis. Evelyn, una donna di origini cinesi, gestisce con il marito Raymond una lavanderia a gettoni, impresa che è il sostentamento per l’intera famiglia, che comprende pure il nonno materno e la loro figlia Joy. Evelyn non è contenta del proprio matrimonio, sa di aver sposato un uomo tropo debole, non vede certo di buon occhio la relazione che Joy sta portando avanti con un’altra donna, arriva in più l’ufficio delle tasse, nella persona della ferrea quanto puntigliosa Deirdre, a reclamare gli arretrati dei pagamenti. La mal sopportata infelicità di un’esistenza viene del tutto rivoluzionata da un attualissimo metaverso che la spinge ad affrontare un’avventura in cui convogliano realtà parallele, impresa non da poco se si tratta di salvare il destino degli universi e sconfiggere il nemico per sempre. Undici nomination agli Oscar. Durata 139 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Chico, Nazionale sala 3 anche V.O. e sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto sala 8, The Space Beinasco, Uci Moncalieri sala 7)
John Wick 4 – Azione. Regia di Chad Stahelski, con Keani Reeves, Donnie Yen e Laurence Fishburne. Un altro capitolo per il killer leggendario, vissuto dopo l’ultima avventura sotto protezione nel regno del Re della Bowery, in attesa di vendetta. Ora il nuovo nemico è il Marchese di Gramont, cui sono stati conferiti i pieni poteri, nella affermazione nuova dell’ordine. Nuovi compagni per John, vecchi nomi che si ripresentano nelle nuove avventure. Durata 168 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi sala 2, The Space Torino sala 1 / 5 / 8, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)
Miracle – Drammatico. Regia di Lee Jang Hoon. Ambientato negli anni Ottanta, il film racconta la storia di Joon-kyung, studente liceale nonché genio della matematica, che vive in un remoto villaggio di montagna. Lì non c’è una stazione ferroviaria, nonostante i treni ci passino ogni giorno, senza mai fermarsi. Eppure l’unico mezzo che permetterebbe agli abitanti del paese e non di andare e venire con grande facilità e senza rischi, sarebbe proprio il treno. Nonostante il ragazzo abbia scritto parecchie lettere al Presidente per chiedere di inserire una fermata ferroviaria nei pressi del villaggio, non ha mai ricevuto nessuna risposta. Aiutato da sua sorella e da un’amica, in seguito dagli stessi abitanti, Joon inizia a costruire una stazione, mentre cerca di incontrare il Presidente di persone. Durata 117 minuti. (Romano sala 3)
Quando – Commedia. Regia di Walter Veltroni, con Neri Marcorè, Stefano Fresi, Gianmarco Tognazzi e Valeria Solarino. La giovane vita di Giovanni va in pausa nell’estate del 1984 a San Giovanni, durante il dolore collettivo per la morte di Enrico Berlinguer, per colpa dell’asta di una bandiera finita tragicamente sulla sua testa. Dopo 31 anni si risveglia dal coma ed è come una nuova rinascita, da adulto. Tutto è cambiato, il mondo che aveva lasciato non sìè più: la sua familia, la sua ragazza, il partito tanto amato, tutto in questa nuova epoca è stravolto. Giovanni è come un bambino cinquantenne, deve imparare a muoversi in questa nuova dimensione, accettanto anche la perdita dei vecchi legami e la scoperta di nuovi. Durata 113 minuti. (Ambrosio sala 1, Eliseo Rosso, Romano sala 2, Uci Lingotto sala 1, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)
Il ritorno di Casanova – Commedia. Regia di Gabriele Salvatores, con Toni Servillo, Fabrizio Bentivoglio, Sara Serraiocco, Bianca Panconi e Natalino Balasso. La storia di un affermato regista che, restio ad accettare lo scorrere del tempo, decide di raccontare il grande avventuriero e seduttore nel suo ultimo film. Durante le riprese si accorgerà di essere molto simile al personaggio che mette in scena, anche più di quanto potesse immaginare. Durata 90 minuti. (Eliseo Grande, Fratelli Marx sala Groucho, Massimo sala Cabiria, Nazionale sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)
Gli spiriti dell’isola – Drammatico. Regia di Martin McDonagh, con Colin Farrell (Coppa Volpi alla Mostra del Cinema veneziana) e Brendan Gleeson. Nel 1923, su un’isola al largo della costa occidentale dell’Irlanda, due amici di lunga data, Padraic e Colm, si ritrovano in una situazione di stallo quando Colm decide bruscamente di porre fine alla loro amicizia. Padraic, confuso e devastato, tenta di riaccendere il loro rapporto con il supporto di sua sorella Siobhan, che insieme a Dominic, il figlio del poliziotto locale, ha le sue preoccupazioni all’interno della comunità locale. Ma quando Colm lancia un ultimatum scioccante per concretizzare le proprie intenzioni, gli eventi iniziano a degenerare. Designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Martin McDonagh esplicita in maniera scoperta il debito che il suo cinema ha sempre avuto con la sua attività parallela di commediografo per il teatro. Serve così ancora una volta due ruoli abissali ai volti-feticcio di Colin Farrell e Brendan Gleeson, in una conflittualità crescente e incontrollata: il resto lo dicono l’isola, le splendide figure di contorno e l’eco non distante delle battaglie della guerra civile d’Irlanda sulla terraferma.” Durata 90 minuti. (Reposi sala 1)
Stranizza d’amuri – Drammatico. Regia di Beppe Fiorello, con Samuele Segreto, Gabriele Pizzurro e Fabrizia Sacchi. Nel giugno 1982, in una calda Sicilia che freme per la Nazionale Italiana ai Mondiali di calcio, due adolescenti, Gianni e Nino, si scontrano con i loro motorino lungo una strada di campagna. A seguito di quell’incidente nasce una profonda amicizia, ma anche qualcosa di più, un sentimento che non viene certo visto di buon occhio dalle famiglie e dagli altri ragazzi del paese. Coraggiosi e affamati di vita, Gianni e Nino non si curano dei pregiudizi, delle dicerie e vivono liberamente. Una libertà che gli altri non comprendono e non sono disposti ad accettare. Opera prima. Durata 134 minuti. (Nazionale sala 1)
Tàr – Drammatico. Regia di Todd Field, con Cate Blanchett e Nina Hoss. Lydia Tàr, prima donna di sempre a dirigere l’orchestra dei Berliner Philarmoniker, si trova al centro di polemiche sull’abuso di potere esercitato nel proprio ruolo e sulla richiesta di favori sessuali fatta a delle dipendenti in cambio di riconoscimenti professionali. In particolare, dopo il suicidio di una sua ex assistente, Krysta, cominciano a circolare prove e video compromettenti, probabilmente diffusi da membri del suo stesso staff. Durata 158 minuti. (Greenwich Village sala 3)
The Whale – Drammatico. Regia di Darren Aronofsky, con Brendan Fraser, Samantha Morton e Sadie Sink. Tratto dall’opera teatrale di Samuel Hunter, l’opera del regista di “The Wrestler” narra di Charlie, un insegnante d’inglese, una vita in piena solitudine, una sofferenza dovuta ad una grave obesità, una vita che sta volgendo al termine. È il tempo dei ricordi e delle decisioni, tra i sentimenti che lo conducono a turbamenti fisici e morali mai più riportati allo scoperto, ad un amore mai rivelato, ad una figlia diciassettenne con cui dopo anni tenta di ricostruire i rapporti. Aronofsky ritorna ad uno dei temi cardine della sua filmografia, quello dello studio del corpo – ieri Mickey Rourke, oggi Brendan Fraser -, quasi esposto con sfrontatezza e analizzato in ogni sua parte, della immobilità, del suo cambiamento e addirittura della dissoluzione. E Fraser, alle spalle periodi di depressione, aumento di peso, un tempo attore ricercato e in seguito nella lista di quelli quasi del tutto abbandonati dal mondo opportunista di Hollywood, avviatosi dopo il successo dei vari episodi della “Mummia” su un precipitoso viale del tramonto, trova qui tutto il proprio riscatto, offrendo una interpretazione eccellente e candidandosi giustamente all’Oscar. Durata 117 minuti. (Ambrosio sala 2 V.O., Due Giardini sala Ombrerosse, Fratelli Marx sala Harpo, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)
L’ultima notte di Amore – Thriller. Regia di Andrea Di Stefano, con Pierfrancesco Favino, Linda Caridi e Francesco Di Leva. La notte prima del suo pensionamento, il tenente di polizia Franco Amore viene chiamato a indagare sulla scena del crimine in cui il suo migliore amico e partner di lunga data Dino è stato ucciso durante una rapina. Si capirà che Amore è stato coinvolto nella rapina e che solo l’amore di sua moglie Viviana lo aiuterà a sopravvivere a questa notte fatale. Durata 120 minuti. (Ambrosio sala 2, Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo Rosso, Fratelli Marx sala Chico, Ideal, Lux sala 3, The Space Torino sala 2, The Space Beinasco)
Un uomo felice – Commedia. Regia di Tristan Séguéla, con Fabrice Luchini e Catherine Frot. Mentre Jean, un conservatore, fa campagna per essere rieletto sindaco di una piccola città nel nord della Francia, Edith, sua moglie da quarant’anni, gli rivela un segreto che non può più reprimere: in cuor suo, lei è – ed è sempre stato – un uomo. All’inizio Jean pensa che stia scherzando, ma capisce subito che Edith è determinata alla transizione. Sia il suo matrimonio che la sua campagna stanno per subire un serio cambiamento. Durata 89 minuti. (Romano sala 1)
What’s love? – Commedia. Regia di Shekhar Kapur, con Lily James, Shazad Latif e Emma Thompson. La regista Zoe, alla disperata ricerca di idee per il suo prossimo film, ma pure alla ricerca di un uomo che la renda felice per tutta la vita, decide di girare un documentario in Pakistan sul matrimonio combinato del suo vicino e amico d’infanzia Kazim, oncologo di successo, ma durante le riprese tra i due nascono dei sentimenti. Durata 108 minuti. (Romano sala 3)