“Nursing FOC”. Tre reparti coinvolti nel 2023, altri sette nel 2024, l’intero ospedale entro il 2025. Presentati i primi risultati ottenuti con la sperimentazione: «Favorisce il benessere della persona curata e dei professionisti che la curano», spiega la dottoressa Graziella Costamagna (Direttore del Dipsa del Mauriziano) L’infermiere che riscopre i fondamenti delle cure rivolte ai pazienti attraverso un modello di assistenza che favorisce il benessere della persona curata e dei professionisti che la curano. Il Mauriziano è il primo ospedale in Italia e secondo al mondo ad adottare il modello “Nursing FOC (Fondamentals of Care)” e, ad un anno dall’avvio del progetto, ne ha presentato i primi risultati. «Nel corso del 2023 – spiega la dottoressa Graziella Costamagna (Direttore del Dipsa (Direzione professioni sanitarie) del Mauriziano) – in tre reparti dell’ospedale si è sostanzialmente rivisitato il modello di assistenza infermieristica, di presa in cura e di essere nella relazione con le persone assistite ed i loro familiari». Una metamorfosi concettuale che in quei tre reparti ha portato ad avere un infermiere ogni sei assistiti («Così come consigliato a livello internazionale per la sicurezza delle cure», sottolinea la dottoressa Costamagna), a contare su una rinnovata documentazione infermieristica («Per garantire una pianificazione assistenziale personalizzata») ed a dotarsi di nuovi e più efficaci strumenti di comunicazione all’interno delle équipes. «Inoltre, è stato sensibilmente allungato l’orario di visita riservato ai parenti, sono stati creati ambienti colorati e ricchi di verde nelle sale soggiorno, sono stati aumentati i presidi assistenziali (carrozzine, comodoni e paraventi) ed è tornato in corsia il personale volontario dell’AVO». Nell’anno in corso altri sette reparti del Mauriziano hanno abbracciato “Nursing FOC” ed entro il 2025 sarà l’intero ospedale a pregiarsi di questo importante modello. «È un obiettivo molto ambizioso che va a misurare, attraverso macro indicatori di riferimento scientifico, il grado di qualità, efficienza, appropriatezza ed equità con cui viene erogata l’assistenza infermieristica nelle strutture ospedaliere» puntualizza ancora la dottoressa Costamagna. Intanto una ricerca scientifica, realizzata in collaborazione con l’Università di Genova, valuterà già entro la fine del 2024 i risultati dell’impatto che “Nursing FOC” ha avuto sulla degenza media, sulle dimissioni a domicilio, sulla capacità di risposta ai bisogni di alimentazione, eliminazione e mobilità, sull’educazione terapeutica garantita dagli infermieri, sulla soddisfazione delle persone assistite e sulla cosiddetta “intention to leave” degli infermieri, quel malessere diffuso nelle realtà ospedaliere che ha portato la professione infermieristica a non essere più così attrattiva (come conferma lo studio nazionale “BeNE” promosso dal CERSI_FNOPI). Il progetto “Nursing FOC” trae le sue basi dal framework internazionale “FOC”, promosso dalla professoressa australo-britannica Alison Kitson, e dalle professoresse Loredana Sasso ed Annamaria Bagnasco dell’Università di Genova, che hanno diffuso il modello in Italia, prima a livello formativo ed oggi a livello organizzativo e con le quali l’ospedale Mauriziano ha avviato una significativa partnership in tema di formazione, consulenza e ricerca scientifica. «Era tutt’altro che facile, ma con impegno ed entusiasmo è stato avviato quel processo di cambiamento che ha coinvolto da subito i colleghi infermieri, guidati dai responsabili di Area assistenziale, dai coordinatori e dai facilitatori con un processo di scambio continuo, – precisa ancora la dottoressa Costamagna – Il cambiamento è stato realizzato da tutti loro, noi li abbiamo sostenuti a livello organizzativo, creando le condizioni affinché potessero lavorare al pieno della competenza. Oggi, con orgoglio, posso dire che insieme stiamo ridando luce all’infermieristica ed al valore della stessa nei percorsi di cura per il bene degli assistiti e degli stessi professionisti». Questo il parere di altre figure direttamente coinvolte nella sperimentazione: il dottor Claudio Norbiato, Direttore del Dipartimento medico del Mauriziano, ha testimoniato del cambiamento di clima all’interno dei reparti coinvolti, nonché il Direttore della Programmazione sanitaria regionale dottor Franco Ripa («Chiamarlo progetto è riduttivo, lo avete messo in pratica e lo avete fatto diventare realtà», ha sottolineato), il Presidente dell’OPI (Ordine delle professioni infermieristiche) di Torino dottor Ivan Bufalo («Si tratta di un’esperienza straordinaria che vi invito a raccontare al più presto anche al di fuori del Mauriziano») ed il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano dottor Maurizio Gaspare Dall’Acqua: «Gli elementi colti e migliorati dal Nursing FOC sono di fondamentale importanza perché favoriscono in modo palese il benessere delle persone curate».
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