Mentre Torino si prepara alla manifestazione a difesa dello stabilimento di Mirafiori e dell’automotive, in programma il 12 aprile, si è tenuta a Roma al ministero delle Imprese e del Made in Italy l’audizione del Piemonte al Tavolo Stellantis convocato dal ministro Adolfo Urso. C’erano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, accompagnato dall’assessore al Lavoro Elena Chiorino, e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. I rappresentanti istituzionali del Piemonte hanno consegnato il documento condiviso frutto del confronto che si è svolto ieri a Torino con le parti sindacali, le associazioni di categoria e la Camera di Commercio. Nel testo si conferma la necessità di un nuovo modello da produrre a Mirafiori, la centralità dell’indotto automotive piemontese e l’esigenza che Torino e il Piemonte mantengano il cervello della ricerca e della progettazione del gruppo, forti delle competenze d’eccellenza di tutta la filiera.
«Abbiamo ottenuto importanti risultati, come l’avvio dell’hub europeo del riciclo e del Battery Center, e la prossima settimana del centro per le trasmissioni, che valgono in tutto circa mille occupati, ora si tratta però di fare un passo in più – commenta il presidente del Piemonte Alberto Cirio – L’azienda sta lavorando per rendere la 500 elettrica più competitiva in modo da conquistare maggiori fette di mercato, nel frattempo però serve, e questo lo dicono insieme il mondo delle imprese e i sindacati, un nuovo veicolo da produrre a Mirafiori per arrivare a 200 mila auto all’anno. Lavoriamo in questa logica con un approccio costruttivo: chiediamo a Stellantis impegni su questo e siamo disponibili a collaborare, come abbiamo fatto per il polo del riciclo».
Mirafiori è la più grande fabbrica d’Europa, qui in passato si facevano 400 mila macchine, nel 2023 se ne sono fatte poco più di 80 mila, bisogna arrivare a 200 mila, che in prospettiva saranno soprattutto elettriche, quando anche il mercato sarà più maturo. Secondo le istituzioni piemontesi questo obiettivo deve essere garantito da un nuovo modello, così come è necessaria la garanzia che il cervello e il cuore ingegneristico e di progettazione resteranno a Torino e in Piemonte.
«L’incontro di oggi – osserva il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – si inserisce in un percorso che abbiamo avviato con la Regione e va nell’ottica di rendere sinergici gli investimenti del gruppo Stellantis come parte di un’unica strategia, quella di ribadire che l’automotive non solo è parte integrante dell’identità di Torino ma un’occasione di ulteriore crescita. Gli investimenti nella direzione dell’Hub del riciclo hanno colto l’esigenza di dotare Mirafiori e la città di una infrastruttura produttiva e di ricerca e sviluppo sul tema delle materie prime critiche per le auto elettriche mentre l’investimento ribadito sul settore dell’ingegneria sarà strategico non solo per attrarre ma anche per mantenere sul territorio giovani talenti in un contesto peraltro alle prese con una profonda crisi demografica. Sono poche le realtà nel mondo che, come Torino, hanno la capacità di costruire un’auto partendo dalla ideazione fino al collaudo e questo rappresenta un valore aggiunto. È però del tutto evidente che questi elementi debbano necessariamente essere accompagnati da un investimento che consideri anche le strategie produttive sulle nuove linee e i nuovi modelli. Ed è proprio questo lo spirito con cui la Città ha aderito allo sciopero del 12 aprile: come istituzioni confermiamo il nostro impegno e la nostra disponibilità a contribuire a costruire le condizioni perché il territorio torinese e Mirafiori siano autenticamente competitivi a livello nazionale e internazionale ».