Simone Fissolo: dalle Universiadi ai problemi dei detenuti ecco il lavoro di capogruppo a Palazzo Civico

Intervista al Capogruppo dei Moderati in Consiglio Comunale

 

Cosa fa un Consigliere comunale, Capogruppo dei Moderati?    
Ho notato che i Consiglieri di maggioranza hanno più probabilità di vedere votate e approvate le loro mozioni rispetto a quelli di minoranza. Tuttavia, lei utilizza di più lo strumento dell’interpellanza. Come mai?

“Attraverso le interpellanze noi segnaliamo i problemi che arrivano direttamente dai cittadini – dichiara il Capogruppo dei Moderati in Consiglio Comunale Simone Fissolo – con le mozioni, invece, proponiamo delle soluzioni”.

“Il mio compito è quello di segnalare problemi e proporre soluzioni, ma anche supportare la Giunta comunale. Un esempio di segnalazione? L’aver segnalato la situazione in cui versano i detenuti nel carcere Lorusso Cutugno. In particolare, abbiamo richiamato l’attenzione sul fatto che ogni detenuto deve avere, come ogni cittadino, una cartella clinica. Eppure, questo è un diritto che nel nostro carcere non viene garantito. Restando sul tema. Un esempio di soluzione. Abbiamo proposto che il detenuto,il quale deve scontare pene fino a tre anni, che secondo la Legge Cartabia ha la facoltà di scontarla svolgendo un lavoro socialmente utile, sia coinvolto nell’attività di pulizia della Città da Amiat. In questo modo generiamo più effetti positivi: il reinserimento dei detenuti nella società e il miglioramento della pulizia urbana grazie all’aumento di risorse umane impiegate nel settore”.

Qual è un tema che le sta a cuore e che sta portando avanti oggi?

“Sentiamo spesso parlare di Torino Città Universitaria. Oggi abbiamo l’opportunità  di ospitare un’occasione unica: le Universiadi nel 2025. Sul tema abbiamo approvato una mia mozione che chiede alla Città di essere parte attiva in questo evento. La proposta è quella di accompagnare l’evento sportivo con appuntamenti inerenti alle varie culture delle città di provenienza degli studenti partecipanti. Se, per esempio, la città di Copenaghen partecipasse alle Universiadi, l’occasione è quella di migliorare i legami della nostra città con le istituzioni e gli imprenditori danesi. In questo modo favoriamo lo scambio di culture e idee, la nascita di nuove relazioni, il turismo e generiamo la possibilità di stringere accordi”.

Conosco l’impegno dei Moderati sulla disabilità. Cosa sta facendo il Comune per favorire l’inclusione delle persone con disabilità nella nostra società?

“Tra gli input che stiamo fornendo all’amministrazione, abbiamo ritenuto giusto rafforzare la figura del Disability Manager, che è stato finalmente nominato nel mese di giugno 2023, e che verrà a relazionare sui suoi primi mesi di attività il 20 marzo prossimo”.

“Il nostro impegno è stato quello di convincere la Giunta dell’importanza di questa figura per gestire meglio le politiche rivolte alla disabilità. Il Comune di Torino ha deciso di nominarecome Disability Manager il Vicedirettore Generale Antonino Calvano”.

Come vede Torino nei prossimi anni?

“Puntare al futuro vuol dire puntare sui giovani. Elementare. Sono passati due anni e mezzo dalla nostra nomina in Consiglio Comunale e i giovani ora devono diventare la priorità. Uno dei temi che li riguarda più da vicino è sicuramente quello della casa. Che si traduce nel loro percorso di studi, nelle loro prime esperienze di vita, nei loro primi passi nel mondo del lavoro verso la loro indipendenza. Torino può far leva sulle politiche degli affitti per aumentare il numero di studenti fuori sede. Una volta attratti però deve convincerli a rimanere. Le nostre università hanno sviluppato un progetto di studentato diffuso che potrebbe affrontare il problema dei 50.000 appartamenti sfitti presenti nel nostro territorio. Allo stesso modo noi dobbiamo lavorare affinché sia conveniente affittare alle ragazze e ai ragazzi che decidono di scommettere sulla nostra città”.

Può fare un commento sulla questione Askatasuna? È contento di come è stata gestito il futuro dello stabile di corso Regina Margherita 47?

“Per quanto riguarda il centro sociale Askatasuna, riteniamo che il dialogo sia sempre il mezzo da privilegiare, tuttavia servono tempistiche chiare e nette. Così come richiediamo nettezza nell’allontanare coloro i quali sono stati accusati di associazione a delinquere che è un crimine contro lo stato”.

 

Mara Martellotta

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