Nelle scuole di Chieri l’educazione all’affettività

Con gli incontri rivolti agli insegnanti e ai genitori inizia la prossima settimana il percorso di educazione all’affettività rivolto a tutte le tredici classi quinte delle scuole primarie dei tre Istituti Comprensivi di Chieri.

Il corso è realizzato dalla cooperativa “Lunetica”, in collaborazione con lo Studio Torinese di Psicologia Cognitiva, con il sostegno del Comune di Chieri.

Il primo appuntamento è in programma giovedì 22 febbraio, alle ore 18, presso la Biblioteca Civica (Via Vittorio Emanuele II, 1) ed è  aperto a tutta la cittadinanza. Interverrà la dottoressa Giulia Franco (psicologa e psicoterapeuta).

 

Dichiara l’assessore all’Istruzione Antonella GIORDANO: «L’educazione all’affettività a scuola è prevista dalla Convenzione di Istanbul, approvata nel 2011 per contrastare e prevenire la violenza sulle donne. Siamo tutti consapevoli che la violenza è anche conseguenza di contesti relazionali non sani ed equilibrati e, quindi, di una carente educazione affettiva e sentimentale. Da qui la necessità che a scuola si insegni l’Abc dei sentimenti, cominciando proprio dai più piccoli. I fatti di cronaca degli ultimi mesi in cui sono stati i minori a commettere violenza rendono urgenti interventi preventivi ed educativi nel contesto scolastico, coinvolgendo anche docenti e famiglie. La realtà quotidiana mette in evidenza le difficoltà dei bambini e dei ragazzi nello stabilire tra loro e con gli adulti modalità relazionali soddisfacenti e sicure. Molti sono i fattori che incidono su una loro maggiore fragilità e vulnerabilità ed è per questo che risulta fondamentale offrire percorsi di educazione all’affettività sin dalla scuola primaria e rafforzare la rete che può fungere da sostegno per i giovani».

Durante i laboratori didattici condotti da esperti di psicologia ed educazione si affronteranno il tema delle emozioni e della loro espressione, la percezione del corpo e i concetti di empatia, relazione, confini e consenso, i rischi che si corrono on line e come difendere la privacy, come parlare di affettività e sessualità con bambine e bambini all’interno del contesto familiare. Parallelamente agli incontri laboratoriali sarà garantito un confronto  costante con insegnanti e famiglie.

«È urgente da parte di tutte le componenti della società un profondo ripensamento dei rapporti tra uomini e donne-spiega il professor Dario PORTALE, dirigente dell’IC Chieri 1-e un impegno diretto e costante per arginare e combattere modi di pensare e comportamenti tossici, fin dalla più giovane età. La scuola, ovviamente, deve e può fare la sua parte, ma non può essere lasciata sola. Il nostro Istituto, che da anni, oramai, dedica a tale problematica un’attenzione speciale e costante, non solo nel lavoro quotidiano dell’insegnamento, ma anche tramite incontri specifici tenuti a partire dalle primarie, non può dunque che salutare con soddisfazione e gratitudine l’intervento e la sensibilità del Comune, che si è offerto di organizzare un progetto ben articolato e coinvolgente tutte lecomponenti della comunità educante che affronterà con la cura e la delicatezza necessarie tale problematica».

«Con grande entusiasmo l’Istituto comprensivo Chieri 3 si accinge ad avviare il progetto di educazione all’affettività promosso dal Comune di Chieri-aggiunge il dottor Bruno MONTALEONE, dirigente dell’IC Chieri 3-Già da anni la scuola investe su progettualità inerenti alla tematica, ma la proposta unitaria estesa al territorio, proposta dal Comune, rimarca l’importanza cruciale nello sviluppo emotivo sociale e psicologico dei ragazzi. Gli studenti avranno un aiuto per comprendere e gestire le proprie emozioni per affrontare le sfide della vita quotidiana in modo costruttivo. Verranno guidati a costruire relazioni interpersonali positive promuovendo la consapevolezza di sé e degli altri. Un lavoro mirato potrà contribuire a prevenire episodi di bullismo, violenza domestica e altri comportamenti dannosi».

«Anche l’Istituto Comprensivo Chieri 4 da sempre ha progettato ed attuato interventi su queste tematiche fondamentali per uno sviluppo armonico dei/lle bambini/e, per una costruzione del sé e dei futuri cittadini, dove le competenze sociali e relazionali sono sempre più strategiche per affrontare una società complessa, fluida e non scevra da conflittidichiara la dirigente, la professoressa Emanuela SMERIGLIO-Un progetto riguardante tutto il territorio permette di costruire una comunità educante efficace e di sostegno ai nostri ragazzi, rafforzando i legami tra istituzioni pubbliche e famiglie».

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