Music Tales, la rubrica musicale
“Tu non mi possiedi, non sono uno dei tuoi tanti giochi
Tu non mi possiedi, non dire che non posso andare con altri ragazzi
E non dirmi cosa fare
E non dirmi cosa dire
E per favore, quando esco con te
Non mettermi in imbarazzo, perché
Tu non mi possiedi, non provare a cambiarmi in nessun modo
Tu non mi possiedi, non legarmi perché non ci starei mai
Oh, io non ti dico cosa dire
Io non ti dico cosa fare
Quindi lasciami essere me stessa
È tutto quello che ti chiedo”
Cresciuta a Tenafly, nel New Jersey da genitori ebrei, Lesley Gore è stata scoperta nell’età dell’adolescenza.
Il suo primo singolo, uscito quando aveva 16 anni, fu “It’s My Party”, forse ancora uno dei pezzi più famosi, col quale raggiunse nel 1963 la prima posizione nella Billboard Hot 100 per due settimane ed il 9º posto in Gran Bretagna.
Nonostante Gore non avesse dichiarato nulla fino al 2005, la sua omosessualità non era propriamente un segreto, e lei stessa dichiarò che, nei circoli di divertimento, il suo orientamento sessuale era ben conosciuto.
Dichiarò inoltre che non sapeva del suo orientamento fino all’età di 20 anni, e quando scoprì di essere omosessuale, non pensò mai di rivelarlo pubblicamente, ma allo stesso tempo non si preoccupò di nasconderlo.
Il brano si rivolge a un fidanzato possessivo e rivendica l’indipendenza delle donne.
Sottolinea a voce discreta la non appartenenza a nessun uomo.
E’ stata vista come una dichiarazione contro la nozione di un uomo che “possiede” una donna e contro i sistemi di disuguaglianza radicati oramai nei secoli.
“In un amore tossico scivoli da un girone dell’Inferno a un altro, sempre più in basso, sempre più nel buio e nell’umiliazione.
E ogni volta che incontri il tuo custode infernale continui a scambiarlo per un angelo.”
Vi invito all’ascolto ed attendo le vostre impressioni sul brano:
Buon ascolto
(8) You Don’t Own Me – YouTube
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