Rispetto all’episodio avvenuto nel Duomo di Torino, ove un gruppo di attiviste/i “ambientaliste/i” hanno interrotto la Santa Messa, vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza a Mons Repole e alla comunità cattolica.
Condividiamo con l’Arcivescovo di Torino la stima e l’apprezzamento per chi si impegna a difesa dell’ambiente, vieppiù se lo fa anche in riferimento alle encicliche di Papa Francesco. Infatti il Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi” ha svolto e continua a svolgere numerose e serie iniziative su questo tema.
Quello che invece ci rende perplessi – e anche un po’ dubbiosi – è il fatto che chi si autoproclama portavoce del pensiero del Santo Padre, non mostri alcun rispetto per uno dei momenti più importanti per la vita della Chiesa: la Santa Messa. Peraltro – come ha dichiarato l’Arcivescovo – la Chiesa cattolica è sempre aperta al dialogo e in molteplici occasioni è stata accordata la possibilità di fare interventi liberi anche in luoghi di culto, sempre però concordando i tempi e le modalità così da non ferire alcuna sensibilità.
Proclamarsi a favore del rispetto dei diritti – e sicuramente quelli della difesa dell’ambiente e della vita sono diritti basilari – e agire sostanzialmente violando con leggerezza diritti altrettanto fondamentali, come quello della libertà di culto e di preghiera, non conferisce certo grande autorevolezza e credibilità a chi agisce in questi modi.
Giampiero Leo,
portavoce del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”,
vice presidente del Comitato diritti umani della Regione Piemonte
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