Psicologia scolastica, alla prima fase hanno partecipato 455 istituti

Quanti sono gli istituti piemontesi che hanno mantenuto o intendono mantenere il servizio di psicologia scolastica? Questa l’interrogazione che la consigliera del M4O-Unione Popolare Francesca Frediani ha rivolto all’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino. 

“Il servizio – ha risposto in Aula l’assessore Elena Chiorino – ha previsto una prima fase di sperimentazione, finalizzata ad intercettare e fare emergere le dimensioni della domanda del nuovo servizio da parte dei suoi destinatari, così da poterlo ulteriormente strutturare nel triennio successivo. Al monitoraggio dell’Ufficio scolastico regionale hanno partecipato 455 istituti di ogni ordine e grado, di cui 450 statali e 5 paritarie. Rispetto alla suddivisione per provincia: su Alessandria hanno partecipato 41 scuole; su Asti 24; su Biella 19; su Cuneo 79; a Novara 30; 222 a Torino 222; 20 nel Vco e 20 a Vercelli”.

Lo sportello è attivo nel 94% delle scuole che hanno aderito alla sperimentazione, cioè 429 istituti; 28 istituzioni scolastiche hanno dichiarato che lo sportello non è invece attivo.

“Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da istituti che vorrebbero avviare il servizio di psicologia scolastica, ma non trovano risposta rispetto alle procedure necessarie e alle risorse disponibili – ha dichiarato Frediani – Per questo motivo abbiamo interrogato la giunta per conoscere la situazione sul territorio piemontese e avere un quadro generale delle esperienze attualmente attive. L’auspicio è che si dia presto piena attuazione alla legge approvata in Consiglio e si garantisca l’accesso a questo servizio fondamentale in tempi rapidi, rispondendo al crescente disagio giovanile diffuso nella nostra società”.

Il “Servizio di Psicologia scolastica”, è stato approvato con legge lo scorso giugno 2023 e sarà sostenuto dalle risorse dell’assessorato regionale alle Politiche Sociali con 600mila euro divisi sulle annualità 2023/2024/2025. Gli “psicologi scolastici” potranno svolgere attività nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado, statali e paritarie, come sportelli di ascolto, prevenzione di comportamenti a rischio per la salute psicofisica, sostegno allo sviluppo cognitivo, affettivo, emotivo e delle competenze relazionali, sviluppo del senso di autostima, contrasto al bullismo ed alla diffusione delle dipendenze, contrasto al disagio relazionale anche dovuto alla pandemia Covid-19, sostegno all’orientamento.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Monica Canalis (Pd) Reparto di neurologia di Ciriè a rischio chiusura: cosa intende fare la Regione?; di Sean Sacco (M5S) Revisione dei criteri di compartecipazione degli anziani e disabili non autosufficienti. Quali i risvolti?;  di Daniele Valle (Pd) su Percorsi riabilitativi per minori con disabilità, quali garanzie di continuità del servizio da parte dell’ASL Città di Torino?; di Silvio Magliano (Moderati) Ancora al freddo molte unità abitative ATC in via Bologna a Torino: quando la definitiva risoluzione del problema?; di Raffaele Gallo (Pd) Rimodulazione del PNRR: quali impatto sulle strutture di prossimità da realizzare in Piemonte?; di Sarah Disabato (M5S) Bilancio di genere in quali situazioni è stato assunto?

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Ruffino (Azione): Città Aerospazio, primo passo di Torino nel dopo – Fiat

Articolo Successivo

Controlli di polizia in centro a Torino, 195 identificati

Recenti:

È tornato il PSDI

E’ tornato il Psdi. Il Partito socialdemocratico, quello del Sole nascente dal mare, dal 2023 ha

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta