Music Tales LA RUBRICA MUSICALE
“L’amore è una bugia
Ti succhia a secco
L’amore non è un amico
Fino alla fine
Puoi chiamarlo un gioco
Puoi scegliere il tuo nome
Quando è bloccato nelle vene
Non c’è dolore più grande”
Ha 46 anni Beth Hart e dopo una sequenza traumatizzante di traumi e dipendenze ha combattuto i suoi demoni, si è salvata dal baratro e ora “si diverte come una matta” e si gode un periodo di grande successo.
Sua madre, la famiglia e i compagni di scuola la avvicinarono presto al jazz, al blues, a Bob Seger e Rickie Lee Jones, ai Sex Pistols e ai Circle Jerks, a Etta James e Otis Redding. Questi modelli le insegnarono a cantare il blues come può farlo solo una donna picchiata dalla vita ma ancora in piedi, un blues che nasce crudo e sanguinante dal cuore e si riversa sul palco senza alcuna censura. “La sua sincerità e la sua vulnerabilità sono i suoi punti di forza”, dice Scott Guetzkow, suo marito e road manager. “A volte scoppia a piangere e non riesce a smettere. Mette totalmente a nudo le sue emozioni”.
Se si leggono oggi le recensioni uscite in occasione di ogni suo singolo lavoro (poche quelle italiane), dalla lettura complessiva si immaginerebbe che alcuni critici stessero parlando di artiste diverse. In realtà non c’è da dubitare del loro rigore: quell’impressione è il risultato di una sfida vocale che ha portato Beth Hart a misurarsi con più generi e con più mostri sacri del passato. Già agli esordi aveva inserito nel suo carniere una “Lucy in the Sky with Diamonds” dei Beatles; aveva poi interpretato (e, ovviamente, cantato) Janis Joplin in un musical.
Adoro questa donna, per questo ho scelto un brano il cui testo condivido a pieno.
“L’amore è un mostro, è vero solo se è patetico e non corrisposto.”
Vi invito all’ascolto ed attendo le vostre impressioni sul brano:
Buon ascolto
CHIARA DE CARLO
(3) Beth Hart – Love Is A Lie (Official Music Video) – YouTube
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