A 5 anni dalla grande piazza SITAV i lavori dalla parte italiana vanno avanti troppo lentamente

“Spero che la nuova aggiudicataria acceleri”

Di Mino Giachino

Dopo la Marcia dei 40.000 del 1980, la Grande Piazza SITAV del 10 Novembre 2018 fu il secondo momento in cui la società civile di Torino  fece l’interesse pubblico perché salvò l’opera.  Come disse allora Cirio noi riuscimmo a fare ciò che la classe  politica non fu capace di fare. Ottenemmo così  il voto del Senato contrario alla Mozione dei NOTAV e convincemmo la Commissione europea a aumentare il contributo  a favore dell’opera.
A 5 anni data , purtroppo, i lavori dalla parte italiana  vanno avanti troppo lentamente  grazie ai Notav, ma anche Grazie ai Sindaci PD dubbiosi e grazie al freno posto dal governo giallorosso.  Così ora nella attesa di firmare il contratto con la cordata che ha vinto la gara per il tunnel una  parte dei lavoratori che operano nel cantiere vivono momenti di attesa.
Io e  i miei amici di SILAVORO che lanciammo per primi l’idea della Manifestazione in piazza firmando la richiesta in Questura non molliamo l’attenzione.
La TAV rimetterà Torino al centro delle relazioni commerciali e  turistiche del  futuro. Arriveranno investimenti esteri e i ragazzi neolaureati avranno molte  più possibilità di lavoro a Torino. Ecco perché  il modo migliore di ricordare quella giornata e i 40.000 è quello di non mollare la attenzione e di accelerare i lavori .  Lo dobbiamo ai torinesi e piemontesi che non vogliono la decrescita economica e sociale , lo dobbiamo ai nostri figli e e ai nostri nipoti .
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