A Mondovì, concerto delle “Officine Schwartz” , in occasione della mostra al “Museo della Ceramica”
Domenica 22 ottobre, ore 18
Mondovì (Cuneo)
L’accostamento è particolarmente suggestivo e in linea con l’arte espressa da entrambe le parti. Arte capace di affondare nelle radici di antiche scuole per prendere il volo verso spazi espressivi e immaginativi appartenenti al futuro più remoto. Musica alta e alta Ceramica. L’appuntamento è per domenica 22 ottobre, ore 18, presso la “Sala Ghislieri” dell’ex “Oratorio di Santa Croce” (via Francesco Gallo 3, Mondovì), con il concerto “Addio al 900” organizzato dalla “Fondazione CRC” e tenuto dalle “Officine Shwartz”, gruppo musicale “industrial – folk” (nato a Bergamo nel 1983 ad opera di Osvaldo Airoldi) autore di ritmiche assolutamente singolari spesso generate da strumenti metallici autocostruiti e dalle straordinarie sonorità, come il “tubicordo” e la “bisciarpa”. L’evento vuole rappresentare un omaggio a Pablo Picasso (1881-1973) e a Cesare Peverelli (1922-2000), artista-artigiano come i componenti delle “Officine Schwartz” e cultore di musica sperimentale, in occasione della mostra a loro dedicata “Cesare Peverelli. Ceramiche a Vallauris. Avec Pablo Picasso” ( di cui già s’è scritto), aperta presso il “Museo della Ceramica” di Mondovì ( in “Palazzo Fauzone di Germagnano”) fino al 5 novembre prossimo. L’ingresso al concerto è libero e gratuito, con registrazione consigliata sulla piattaforma “eventbrite”. Spiega Enzo Biffi Gentili, curatore della mostra al “Museo della Ceramica”: “Per celebrare il cinquantenario picassiano e l’artista Cesare Peverelli, si è scelto di invitare in concerto le ‘Officine Scwartz’, al di là del loro storico valore, per una doverosa esigenza di coerenza con il contesto urbano ed espositivo. Le ‘Officine Scwartz” sono infatti alte esponenti dell’‘Industrial Music’, che sovente si sono esibite in industrie esauste e aree dismesse: con la scomparsa di tutta la sua grande industria ceramica anche Mondovì è passata da una drammatica esperienza di questo tipo. Il concerto è intitolato ‘Addio al 900’, sia per la crisi dell’industria ‘pesante’, sia perché la mostra su Peverelli e Picasso, ed il suo catalogo, si concludono registrando proprio l’indebolimento o la caduta di alcuni miti ideologici e culturali del 900, dall’impegno filocomunista al picassismo”.
Le “Officine Shwartz” proporranno un secolo (il 900) di “sonorità acustiche”, elettroniche e “rumoristiche”, di stili colti, popolari e sperimentali. I loro strumenti vanno dal pianoforte a coda a strumenti autocostruiti a corde e a percussione, a metalli vari, campanine di vetro, drum e synth analogici anni ’70, per chiudere con una chitarra elettrica dagli effetti “inconsueti”. I “quadri sonori”, in buona parte inediti, andranno velocemente su e giù lungo il secolo, in Europa e oltre, soffermandosi su alcuni momenti della storia, della cultura e della quotidianità.
Ricordiamo ancora che la mostra “Cesare Peverelli. Ceramiche a Vallauris. Avec Pablo Picasso” nasce per valorizzare la collezione di 50 ceramiche inedite del milanese Peverelli, realizzate a Vallauris, località situata fra Cannes ed Antibes, e donate alla “Fondazione CRC” nell’ambito del progetto “Donare. Rilanciare la cultura del dono in provincia di Cuneo”, dall’imprenditore provenzal-piemontese Michel Ribero. Cogliendo poi l’occasione della ricorrenza del Cinquantenario dalla morte di Picasso, il curatore Enzo Biffi Gentili ha inteso proporre in mostra un accostamento fra le ceramiche di Peverelli ed una serie di litografie del “padre del cubismo”, anch’essere realizzate a Vallauris.
Per info: tel. 0174/330358 o iatmondovi@visitcuneese.it
g.m.
Nelle foto:
– Dettaglio della “bisciarpa” delle “Officine Schwartz”
– Osvaldo Airoldi, leader delle “Officine Shwartz”
– Ezio Raviola, vicepresidente della “Fondazione CRC” ed Enzo Biffi Gentili all’inaugurazione della mostra “Cesare Peverelli. Ceramiche a Vallauris. Avec Pablo Picasso”. Ph. Luca Privitera
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