Il Polo delle Arti alla Cavallerizza Reale

Un Polo di alta specializzazione per le professioni del teatro musicale e di prosa, della musica elettroacustica e della composizione, della televisione, delle arti visive e dei nuovi linguaggi artistici in generale, capace di attrarre studenti, artisti, talenti e ricercatori dall’Italia e dall’estero, sarà ospitato alla Cavallerizza Reale su un’area di oltre 7mila metri quadrati.

Il Polo delle Arti, presentato questa mattina, sarà un progetto di alta formazione dedicato alle arti digitali, performative, multimediali: un luogo unico per la formazione.

Sarà un punto di riferimento per l’attività formativa post-diploma attraverso master professionalizzanti di primo e secondo livello in tutti i campi di produzione e di ricerca, che studiano l’applicazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale alle arti musicali e visive. Un luogo di primo piano per le attività di ricerca e sperimentazione interdisciplinare sui nuovi linguaggi e sulle espressioni artistiche contemporanee per contribuire al rinnovamento dei settori di competenza e promuovere dibattiti, incontri, convegni, seminari, festival di alto profilo artistico e culturale anche di carattere internazionale sui settori di competenza.

Un’iniziativa di ampio respiro che riunisce le principali istituzioni pubbliche e private del territorio, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Università degli Studi di Torino, Accademia Albertina di Belle Arti, Conservatorio Giuseppe Verdi e Fondazione Collegio Universitario Einaudi, decise a fare sistema per regalare a Torino una realtà unica in Italia.

“E’ con grande orgoglio che saluto questo progetto per l’alta formazione artistica nel cuore della Città – ha sottolineato l’assessora alla Cultura della Città, Rosanna Purchia- capace di mettere insieme enti pubblici e privati per realizzare un luogo unico in Italia per la ricerca, la sperimentazione e la formazione. Questo progetto non solo è un’idea innovativa che potrebbe trasformare il volto della Cavallerizza Reale, ma è anche la dimostrazione che la sinergia e l’unità d’intenti tra istituzioni pubbliche e private può portare a grandi risultati nel perseguimento di obiettivi ambiziosi e rivolti al bene comune”.

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