“Il Sindaco Lo Russo ha ritenuto di fare un “tagliando” a due anni dalla sua elezione, a mio avviso avrebbe dovuto fare una completa “revisione”.
Una revisione della sua Giunta e del suo operato, banalizzata con l’erba da “tagliare”, Tarzan è ormai di casa in questa giungla e con le buche, oserei dire le “voragini” stradali.
Un pregio riconosco al primo Cittadino, di essere intervistato quotidianamente sulle principali testate torinesi, per il resto un “vuoto cosmico”.
Una mancanza di programmazione e di visione del futuro della città, legata soltanto a parole, che sono diventate un ritornello “agenda digitale, innovazione urbana, sostenibilità ambientale, mobilità urbana sostenibile, servizi per l’inclusione e l’innovazione sociale e per la rigenerazione urbana.”
Torino avrebbe bisogno di un programma con azioni e strategie per ridare un nuovo impulso ad una città in decadenza, indebitata e senza prospettive di crescita economica e turistica.
I torinesi a due anni dalla sua elezione si sono ritrovati:
l’aumento di tutte le tasse possibili;
l’aumento dei biglietti GTT e delle strisce blu (intanto l’Azienda di trasporto pubblico è in profondo rosso;
richiedere un cambio di residenza o una carta d’identità sono una roulette russa, una situazione anagrafica che nonostante le promesse è da terzo mondo;
le Partecipate del Comune sono il proseguimento del “Sistema Torino”;
non è stata risolta la presenza dei senza tetto (solo inutili provvedimenti tampone) e non si è trovata una soluzione alternativa per ospitarli, siamo alle porte dell’inverno e la progettualità non esiste;
sono stati palesemente ignorati i problemi di sicurezza nei quartieri più a rischio (Barriera di Milano docet);
corso Belgio e parco del Meisino con le scelte fatte alquanto discutibili, che hanno provocato solo grande malumore;
il caos della viabilità tra cantieri e ciclabili che continuano a far discutere.
In tutto questo e molto altro, Lo Russo dovrebbe anche dare un valore alla classifica di gradimento dei sindaci, che lo aveva posizionato al 47° posto, di motivi ce ne sono, più di uno!”
Pino IANNO’ Torino Libero Pensiero
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