Dall’amaranto ai Conquistadores

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60

 

In precedenti articoli avevamo toccato l’argomento a volte problematico dell’assetto grafico  delle etichette dei 45 giri del garage rock nordamericano degli anni Sessanta. L’aggettivo “problematico” non è casuale; infatti si è visto come, anche indipendentemente dal contenuto musicale, già allora un’etichetta dai colori adeguati, con una grafica ben leggibile, con un carattere di stampa ben decifrabile rispetto al colore di sfondo e ai margini del campo circolare dedicato, potesse fare la differenza già solo al primo sguardo o alla prima occhiata anche distratta. Va da sé che un accostamento di colori chiari e scuri fosse consigliabile, mentre si è visto che in parecchi casi etichette dalle scelte tonali “assurde” finivano per essere quasi del tutto illeggibili finanche a breve distanza, magari perfino con caratteri del testo stampati in modo dozzinale o talvolta con errori grossolani. Oltre a questi problemi “di concetto” vi sono casi di etichette medio-piccole che nel giro di pochi anni mutarono del tutto il proprio aspetto e i propri colori (e a volte pure lo stile musicale…), tanto che svariati studi sulla discografia del rock americano anni ‘60 sono stati “insidiati” da problemi di omogeneità nella stesura delle serie discografiche, col rischio di errori involontari. Un esempio di etichetta che mutò notevolmente la propria veste fu la texana Coronado Records di El Paso, attiva dal 1964 a probabilmente inizio 1969. Il colore originale era nel tono amaranto/granata (con varianti anche sul rosso intenso o prugna) con testo grigio chiaro o argento e coprì sostanzialmente il quadriennio 1964-1967. Con il passaggio al 1968 tutto mutò e l’etichetta prese i toni del giallo intenso con testo rosso vivo o amaranto; ai lati campeggiavano due grandi teste di conquistadores con tanto di elmi e cimieri. A quanto risulta, l’etichetta si estinguerà proprio con questa veste grafica nei toni del giallo con i profili ispanici.

Si riporta qui di seguito la discografia Coronado Records allo stato delle conoscenze attuali:

–  David Hayes “Meet Me Here (In New Orleans)” / The Pawns “Lonely” (127);

–  [Eddie Williams “You Left Your Happiness (Here In My Room) / I Just Can’t Help Myself” – etichetta celeste CM-112];

–  The Beach Nuts “The Last Ride / Surf Beat ‘65” (131);

–  David Hayes and The Pawns “What Do The Voices Say? / Lonely Weekends”  (132);

–  The Celtics “Man That’s Gone Mad / Wondering Why”  (133);

–  The Starving Cats Combo “I’m Hungry / Mi Amor Se Fue”  (135);

–  Danny & The Counts “You Need Love / Ode To The Wind”  (136);

–  Gene Willis & The Aggregation “We Got It / Shing-A-Ling’s The Thing”  (45-139);

–  The El Paso Drifters “Could This Be Love / For Your Love”  (140);

 

[etichetta passa al colore giallo con teste di conquistadores]

–  The Motivaters “Ode To Loneliness / Heart Of Blue”  (141);

–  Doug Adams with The Early Morning Traffic “I Can’t Wait To See You / Hontusharaya”  (142);

–  The El Paso Drifters “All In My Mind / In The Midnight Hour”  (143);

–  Mitch ‘n Gary “Do I Ever Cross Your Mind? / Mi Juarez Rita”  (145);

–  Donald Ray & The El Paso Chessmen “Shake / I Love You”  (146);

–  Donald Ray & The El Paso Chessmen “Can’t You see I Love You / Cry Like A Baby”  (147);

–  Charlie Russell & The Jones Hatband “Love Gone Bad / Sometimes I Wonder”  (148);

–  Larry and The Knightsmen “A New Acquaintance / Selva”  (150).

Gian Marchisio

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