“Camino diferente” di Vittorio Maria Corelli: un viaggio interiore

Camino diferente è  il titolo dell’opera prima scritta dall’avvocato torinese Vittorio Maria Corelli (con le illustrazioni di Folco Soffietti) che ha riportato tappe e sensazioni, soprattutto, del cammino di Santiago compiuto con i due compagni d viaggio Emanuele e Alessandro. Un percorso ricco di emozioni in cui si alternano momenti leggeri ad altri di maggiore intensità.

“Non era assolutamente mia intenzione  – spiega Vittorio Maria Corelli  – scrivere un libro a tutti i costi e giocare a fare lo scrittore. Non posso e non voglio  mettermi in competizione con gli scrittori, autori, artisti che mi hanno preceduto e che certamente meglio di me hanno raccontato il cammino di Santiago  e forse ancora lo racconteranno in futuro.”

Insomma questo Camino di Santiago vuole essere “diferente” perché non rappresenta la guida del perfetto camminatore o un condensato di consigli per il pellegrino in partenza ( Vittorio Corelli non si dichiara il guru dell’organizzazione dello zaino). All’inizio voleva essere un viaggio nato forse per caso, forse dopo il dolore dato dalla notizia appresa della malattia paterna, all’inizio doveva essere in solitaria, poi si è  trasformato in un viaggio con due compagni e amici di Vittorio, Emanuele e Alessandro, che sulla via di Giacomo sono andati alla ricerca di sé stessi.

Questo cammino si può definire, nella sua profondità e emotività, un cammino comunque diverso dalle sfumature dissacranti e dai canoni classici di un qualsiasi pellegrinaggio riconosciuto come tale

Il cammino prende proprio avvio nell’intenzione di percorrerlo dopo aver appreso, nel corso delle celebrazioni delle festività natalizie, la malattia paterna e la conseguente caduta verso un dolore che non si conosceva, verso quelle sabbie mobili che inducono il protagonista a partire per Santiago.

“Il romanzo – spiega Vittorio Corelli – non è nato con il Cammino ma è stato successivo, non è nato per essere pubblicato, anche se da subito sono stato profondamente legato dal punto di vista sentimentale a questo libro perché  il cammino ha rappresentato un viaggio interiore alla ricerca di me stesso e, se vogliamo, anche paradossalmente della felicità . Nessuno sa che cosa significhi fare il cammino perché  questo viaggio non è  preparato e perché nessuno sa chi incontrerà lungo il suo percorso. E ogni incontro, oltre a essere una sorpresa,  risulta umanamente arricchente. Lascia un segno nel cuore del pellegrino”.

Vittorio Corelli ha in serbo un secondo romanzo, forse per il 2024, dal titolo “Tu miranda me encanta”.

Intanto questo romanzo, intitolato Camino Diferente”,accattivante, invita a riflettere su una ricerca interiore, narrata con gusto e ironia, che si trasforma sempre in disponibilità nei confronti dei pellegrini che si incontrano durante il cammino, con i quali si affronteranno poi tappe successive del percorso, che costituiscono momenti sempre formativi per chi voglia approdare a Santiago de Compostela.

MARA MARTELLOTTA

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