Il titolo della rassegna è “Cannes mon amour”, accanto il logo del Palmarès, il luogo di provenienza la cittadina festivaliera che dall’ormai lontanissimo 1946 decreta il vincitore della rassegna, sempre in pacifica guerra con la Laguna, guerra sopita a suon di fairplay e di armistizi e dolci parole all’orecchio che magari smorzano qualche fuoco di troppo. Nella sala 1 del rinnovato Nazionale di via Pomba, a cura lodevolissima del Circuito Cinema, Torino dal 17 al 27 luglio si allineerà – per la prima volta – con le altre città di Roma, Milano, Bologna e Firenze nelle anteprime in versione originale sottotitolata di dieci pellicole che maggiormente nel maggio scorso (quattro dei titoli si sono aggiudicati alcuni diversi premi) hanno segnato l’interesse del pubblico presente sulla Croisette e della giuria che era presieduta dal regista Ruben Östlund. È l’impegno di un esercente privato ed è il supporto del Ministero della Cultura, ringraziato “per le politiche messe in campo che stanno riportando sempre più spettatori al cinema”, ringraziamento che va esteso alle case di distribuzione Universal, Medusa, Lucky Red, Bim Distribuzione, Notorius e Movies Inspired per l’attiva collaborazione.
Primo titolo in programma “Monster” (lunedì 17 alle 18,30, il 18 e il 19 alle 21) firmato del giapponese Hirokazu Kore-eda, settima presenza del regista a Cannes, una partecipazione che ha già visto una Palma d’oro (“Un affare di famiglia”) e il Premio della Giuria (“Father and son”): un padre, allorché il proprio figlio inizia a comportarsi in modo strano, è indotto a pensare che il motivo sia il comportamento di un insegnante. Ma in un mosaico di colpe vere e presunte, di parole e fatti taciuti, Saori dovrà rendersi conto di dover andare a fondo nel vasto panorama della adolescenza. Poesia e ricca umanità impreziosite dalla colonna sonora di Ryūichi Sakamoto, scomparso nel marzo scorso, perfetto collaboratore di Bertolucci (da “L’ultimo imperatore” a “Il tè nel deserto” a “Piccolo Buddha”). “Jeanne du Barry”, che aveva aperto la rassegna a Cannes, interprete e regista Maïwenn, affiancata da un incipriato Johnny Depp nelle vesti di Luigi XV, affresco sfarzoso e un occhio moderno intorno all’ultima concubina del sovrano, di umili origini ma sin dalle più tenera età bella e brillante, pronta a farsi strada nella vita: la sua vicinanza al sovrano durerà sino alla morte di quest’ultimo avvenuta nel 1774. Proiezioni lunedì 17 alle ore 21, mercoledì 19 alle 21 e venerdì 21 alle 17. “Asteroid City” del controverso Wes Anderson, cast ricco di stelle, da Tom Hanks a Margot Robbie, da Scarlett Johanson a Edwars Norton a Steve Carrell, storia di fantascienza ambientata negli anni Cinquanta durante un convegno di astronomia che vede ospiti studenti con i rispettivi genitori, sarà sullo schermo il 18 alle 18,30 e giovedì 20 alle ore 21,15.
“About dry grasses” è il titolo che verrà presentato giovedì 20 alle 17,30 e sabato 22 alle 16. Palma alla migliore attrice, l’opera del turco Nuri Bilge Ceylan descrive piccole solitudini per raccontare le grandi contraddizioni della società del proprio paese, una vicenda che corre tra Cechov e Bresson, quella di due insegnanti perduti in un villaggio dell’Anatolia, l’amaro disegno tra bene e male, tra individualismo e collettivismo. Uno dei titoli più attesi “May December” di Todd Haynes (“Lontano dal Paradiso”, “Carol”), quinta prova accanto a Julienne Moore cui per l’occasione tiene buona compagnia Natalie Portman (due grandi prove d’attrice): per prepararsi al suo nuovo ruolo, una famosa attrice incontra la donna che interpreterà sullo schermo, la cui vita sentimentale ha acceso la stampa scandalistica e affascinato il paese 20 anni prima. Proiezioni il 21 alle 19,15, il 22 alle 21,30 e lunedì 24 alle 18,15. Il sempre rivoluzionario e agguerrito Ken Loach ci regala “The Old Oak”, titolo che deriva dal nome di quell’ultimo pub rimasto in una cittadina mineraria inglese da cui i giovani stanno fuggendo. A infoltire la popolazione i nuovi rifugiati siriani con cui si dovrà imparare a convivere (venerdì 21 alle 21,30, domenica 23 alle 19,15 e martedì 25 alle 17). Altri titoli e altri maestri in arrivo nei giorni successivi, di cui ancora parleremo. Prezzo unico del biglietto 8 Euro.
e. rb.
Nelle immagini, scene tratte da “Jeanne du Barry” e “May December”
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