Inaugurata la nuova “Piazza della Costituzione”

Nel 75° anniversario dell’entrata in vigore della Carta Costituzionale, Torino le ha dedicato una nuova piazza nel cuore di Borgo San Paolo. Un ampio spazio pedonale, con alberate e fontanelle ornamentali tra le vie Monginevro, Issiglio e Lancia, proprio dove sorgeva lo storico stabilimento automobilistico fondato da Vincenzo Lancia nei primi anni del XX secolo.

La cerimonia di intitolazione, che fa seguito a una decisione unanime della commissione toponomastica della Città di Torino, ha avuto luogo  alla presenza di autorità e di abitanti del quartiere, compresi numerosi anziani residenti nella RSA che si affaccia sulla piazza.

A tenere i brevi discorsi che hanno preceduto lo scoprimento, scandito dall’Inno di Mameli, della targa che indica la nuova denominazione della piazza, sono state la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo (che è anche a capo della la commissione Toponomastica) e la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise. Ha preso la parola anche il giovanissimo Simone Scanavino, in rappresentanza del Consiglio dei Ragazzi della stessa Circoscrizione.

La presidente Troise ha rievocato le radici industriali del quartiere e il ruolo svolto da tanti suoi abitanti, uomini e donne, sia nelle vicende del movimento operaio sia nella Resistenza, anticamera di quella Costituzione alla quale la piazza, proprio su proposta della Circoscrizione, è stata dedicata. Una Costituzione che reca valori e principi attuali ancora oggi, che ci indica un percorso, ha sottolineato Troise, ricordando come Piero Calamandrei ritenesse che il più importante articolo del documento fondante della nostra repubblica fosse il numero 3, quello che sancisce l’uguaglianza fra tutti i cittadini e cittadine (senza distinzioni di genere, etnia, convinzioni politiche o religiose, condizioni sociali) e impegna la Repubblica a rimuovere le cause delle diseguaglianze. “La democrazia e la libertà – ha concluso Troise – non sono mai scontate, d’ora in poi anche la piazza lo ricorderà a tutti e tutte.”

La presidente del Consiglio comunale, da parte sua, ha sottolineato come “l’intitolazione della piazza alla Costituzione manifesti la volontà di riconoscerci tutti e tutte insieme nei valori e nella Storia che hanno portato l’Italia a diventare compiutamente una Repubblica”. Il fatto che il sedime scelto per celebrare la Carta Costituzionale sia una piazza, ha aggiunto la presidente, è significativo perché ben rappresenta la genesi del documento che ha scritto le regole fondanti del nostro Stato. La piazza è per sua natura un punto d’incontro, di confronto continuo: ed è “esattamente quello che fu il lavoro svolto dai nostri padri e madri Costituenti”, i quali, “diversi tra loro per colore politico ed estrazione sociale, seppero costruire insieme le solide fondamenta della nostra democrazia”. Nonostante i suoi princìpi non abbiano ancora trovato completa attuazione, ha proseguito Grippo, “in 75 anni la Costituzione non ha mai smesso di essere guida e monito per il nostro Paese, per la nostra comunità”. Una consapevolezza, quella dell’attualità della Costituzione, da tramandare: “anche l’intitolazione di due vie, nei giorni scorsi alle staffette partigiane Lidia Menapace e Teresa Mattei, quest’ultima anche eletta all’Assemblea Costituente che scrisse la Carta Costituzionale: i loro nomi appartengono alla stessa storia che celebriamo oggi” ha affermato Grippo. Rivolgendosi ai numerosi bambini presenti, la presidente ha concluso esortandoli a un gioco: “leggere un qualsiasi articolo della Costituzione e provare a pensare come si vivrebbe se a qualcuno non avesse lottato, anche a costo della vita, perché quell’articolo diventasse legge sopra ogni legge”.

Il giovanissimo Simone Scanavino, a nome del Consiglio dei Ragazzi della Circoscrizione 3, ha fatto un brillante paragone, pensando allo stabilimento industriale che esisteva ove oggi sorge la nuova piazza: “Qui gli operai costruivano le automobili con il loro impegno, assemblandone i pezzi, anche la nostra Costituzione è nata così. I politici di allora l’hanno composta mettendo insieme i pezzi migliori del nostro Paese. Questa piazza rappresenta il nostro presente e il nostro futuro. Oggi siamo qui, con le nostre paure e anche con i nostri sogni”.

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