CLASSIFICA CENSIS
L’Ateneo si mantiene stabile negli altri indicatori e si classifica al secondo posto tra le università politecniche come punteggio medio, mentre si conferma in vetta alla classifica nazionale in termini di occupabilità dei suoi laureati
È stato pubblicato il nuovo ranking annuale degli Atenei statali e non statali del Censis in base a strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio, livello di internazionalizzazione, occupabilità e comunicazione. Il ranking prevede anche le classifiche della didattica delle lauree triennali e magistrali biennali secondo la progressione di carriera degli studenti e i rapporti internazionali.
La valutazione degli atenei si articola in sei famiglie di indicatori: i SERVIZI (pasti erogati agli iscritti, posti e contributi alloggio); le BORSE e i CONTRIBUTI (spesa degli Atenei e degli Enti del Diritto allo Studio per interventi a favore degli studenti); le STRUTTURE (numerosità dei posti aula/posti nelle sale studio, posti nei laboratori e nelle aule informatiche; percentuale di studenti che valutano adeguate le aule, i laboratori informatici, le biblioteche); la COMUNICAZIONE e i SERVIZI DIGITALI (analisi delle caratteristiche e dei servizi offerti dai siti web di ateneo, dei rispettivi profili social ufficiali e dall’efficienza di risposta restituita da questi canali); l’INTERNAZIONALIZZAZIONE (mobilità da e verso l’estero per studio e tirocinio, percentuale di iscritti stranieri; spesa degli atenei e degli Enti al Diritto allo Studio a favore della mobilità internazionale; corsi di laurea erogati in lingua inglese; corsi di studio a doppia laurea o titolo congiunto); l’OCCUPABILITÀ (percentuale di laureati magistrali occupati a un anno dal conseguimento del titolo).
Il Politecnico di Torino si colloca al primo posto, rispetto agli altri politecnici italiani (Milano, Bari, IUAV), nell’ambito della comunicazione e dei servizi digitali offerti ai propri studenti ed è secondo per l’offerta di strutture didattiche, anche in virtù del grande impegno profuso con l’attuazione del Masterplan di Ateneo, volto alla rifunzionalizzazione e razionalizzazione dei propri spazi. Il Politecnico di Torino è al primo posto in termini di occupabilità con un punteggio pari a 110 che corrisponde alla massima valutazione possibile, svettando su tutti gli Atenei italiani (pari merito con quello di Milano). Migliorano i punteggi nelle categorie “Servizi” e “Borse” rispetto al ranking precedente e l’Ateneo torinese si colloca al secondo posto in Italia tra i Politecnici, con un punteggio complessivo di 91,5.
Nella classifica degli Atenei italiani sul tema della didattica, Censis si rivolge a due macro-indicatori: la progressione di carriera degli studenti (rilevata in funzione del tasso di persistenza tra il I e il II anno di corso; del tasso di iscritti regolari; del tasso di regolarità dei laureati) e i rapporti internazionali (valutati in base alla mobilità degli studenti in uscita; della numerosità di Università straniere ospitanti; degli studenti iscritti stranieri).
Il Politecnico di Torino è primo assoluto in Italia nella classifica generale degli Atenei italiani per quanto attiene le Lauree triennali che fanno riferimento ai settori dell’Ingegneria industriale e dell’informazione, e si colloca quinto in Italia per le lauree triennali nell’ambito dell’Architettura e dell’Ingegneria civile, grazie a un ottimo bilanciamento tra i due macro-indicatori di riferimento per il Censis.
Anche nelle lauree magistrali il Politecnico di Torino consegue risultati di elevato profilo, posizionandosi al quarto posto a livello nazionale nei settori dell’Architettura e Ingegneria civile, e al secondo posto tra i Politecnici per l’Ingegneria industriale e dell’informazione.
“Siamo un Ateneo in salute e lo dimostra il fatto che nell’autorevole classifica del Censis tutti i nostri indicatori sono cresciuti o si sono consolidati – commenta la professoressa Anita Tabacco, Vice Rettrice per la Didattica del Politecnico di Torino – Inoltre siamo l’unico Ateneo del territorio nell’area dell’Ingegneria e dell’Architettura, e dobbiamo restituire proprio ai giovani e alle giovani del nostro territorio la possibilità di laurearsi, anche se le strutture sono limitate”.
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