Il Prae salvaguarda il territorio

“Il Prae è uno strumento di programmazione territoriale per il settore estrattivo che non ha precedenti in Regione Piemonte, permetterà agli operatori del settore di avere chiarezza rispetto agli sviluppi futuri delle attività e conseguentemente di programmare investimenti importanti sul fronte dell’innovazione tecnologica, della transizione ecologica e del recupero naturalistico. Le cave autorizzate all’interno del Parco del Po e il loro recupero ambientale sono un esempio in tal senso e sono costantemente monitorate da una commissione preposta con i Comuni, la Regione e l’Ente Parco”. Lo ha sottolineato l’assessore alle Attività estrattive Andrea Tronzano nell’informativa alla Terza commissione (presidente Claudio Leone) in merito all’adozione del Piano regionale delle attività estrattive.“Il Piano ha, tra le sue priorità evidenti, la salvaguardia del territorio, nessuno vuole farne scempio, respingiamo con forza questa accusa. Il settore deve essere regolato da una normativa proprio per tutelare sia l’ambiente che ci circonda, sia un comparto che deve opportunamente e necessariamente lavorare in un contesto chiaro. Per quanto riguarda il tema dei volumi estraibili, non dobbiamo dimenticare che volume estraibile non è sinonimo di volume effettivamente estratto. Come più volte ribadito, potranno essere concessi nuovi volumi solo quando saranno in esaurimento quelli già autorizzati” ha aggiunto l’assessore.Nel corso dei lavori è stato altresì sottolineato che il Piano è il frutto del confronto con tutti i soggetti interessati con incontri nelle varie Province, coinvolgendo i Comuni sede di poli estrattivi e cave attive. A seguire c’è stata poi l’apertura della Conferenza di copianificazione e valutazione con la presenza anche dell’autorità competente in materia di Valutazione ambientale strategica (Vas).Sono poi intervenuti nell’ordine Silvio Magliano (Moderati), Silvana Accossato (Luv), Domenico Rossi (Pd), Giorgio Bertola (Europa Verde) e Sarah Disabato (M5s), molto critici verso il documento che, a loro dire, andrebbe corretto soprattutto per quanto concerne le valutazioni ambientali.
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