Al termine di due giorni di lavori all’Urban Center di Torino nei quali gli esperti invitati dal sindaco LO RUSSO, a quasi due anni dalla sua elezione, hanno discusse le proposte attorno allo schema di nuovo Piano Regolatore , l’intervento della esperta di Bloomberg ha chiarito che Torino non è New York e neanche Milano.
Dopo tre Piani strategici/decennali che non hanno dato i risultati previsti, se Torino dal 1996 cresce meno della media nazionale, e’ già un passo avanti.
Si è parlato di dotare la nostra Città di ben quattro Linee di Metropolitana, come ha da tempo Lione, tutte collegate con i Paesi della prima Cintura , ad esempio la Linea 2 dovrà assolutamente arrivare a S. Mauro Pescarito-Settimo. Qui saranno decisivi i tempi di costruzione e le fonti di finanziamento vista la grave situazione del bilancio Comunale lasciata da Chiamparino.
Così come potranno subire importanti gli interventi di sistemazione dei 4 fiumi che attraversano la nostra Città con lavori che potranno interessare i lavori socialmente utili dei titolari di reddito di cittadinanza . Concordo con la proposta dei costruttori edili di chiamare il nuovo Piano regolatore un Piano di Sviluppo di Torino .
Il rilancio della nostra Città , che come è noto da oltre vent’anni cresce meno della media nazionale potrà derivate solo dal grande salto di qualità dei collegamenti internazionali che potranno arrivare dalla TAV e dal rilancio del nostro Aeroporto .
Nella attesa che venga costruita la TAV, salvata dalla nostra grande manifestazione del 10.11.2028, e’ importante sviluppare già oggi i rapporti tra Torino, Genova e Milano , come propongono intelligentemente gli imprenditori di Confindustria perché tra due anni grazie alla conclusione dei lavori della linea ferroviaria Genova Rotterdam, Genova sarà raggiungibile via treno da Torino e Milano in un’ora e pertanto la collaborazione e la integrazione delle attività di studio e di consulenza troveranno il treno come il mezzo di collegamento più competitivo . I porti liguri e gli aeroporti delle tre Città saranno raggiungibili molto più velocemente così come le venti tra Università, Centri di ricerca e i Politecnici potranno integrarsi e collaborare meglio.
In quest’ottica occorre risolvere al più presto la questione della concessione alla ATIVA, la società che gestisce la tangenziale, o per completarla con la Gronda Gassino-Chieri-Santena o con la quarta corsia perché a Settembre la tangenziale subirà gli effetti della chiusura del Traforo del Bianco.
Il salto di qualità definitivo si avrà con il termine dei lavori della TAV perché a quel punto territori che insieme producono oltre 700 miliardi di PIL (Lombardia, Liguria, Piemonte, Rhone Alpes) potranno offrire una dimensione alle attività dei Servizi avanzati un mercato amplissimo.
La TAV VALLEY così chiamo io questa Nuova Entità territoriale e amministrativa non avrà nulla da invidiare alla Silicon VALLEY e Torino ne sarà la Città centrale.
Un’area talmente importante in grado di attrarre ogni tipo di investimenti pubblici e privati tali da fermare la emorragia di cervelli, anzi di diventare a sua volta attrattiva dei migliori laureati del Continente e del mondo.
Ecco perché da oggi noi dobbiamo difendere meglio e di più i nostri settori produttivi a partire da quello dell’auto , perché l’industria ha bisogno dei servizi di un Terziario avanzato oggi trasferitisi prevalentemente a Milano. Ecco perché mi aspetto molto dalla gestione dei soldi , oltre sei miliardi, del fondo auto Giorgetti nato da una mia iniziativa lo scorso anno. Ecco perché dobbiamo valorizzare in ogni modo le nuove eccellenze produttive sorte negli ultimi anni .
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO