“Si apra una fase di ascolto dei lavoratori”.
“Aumento dei turni e diminuzione dello stipendio, dal 2010 – quando il servizio è stato esternalizzato – a oggi la situazione degli operatori del CUP ha continuato a peggiorare, con un susseguirsi di appalti a cooperative che usano il contratto multiservizi. Significa: bassi salari (per i meno anziani 7,50 lordi l’ora) e part-time involontario. Stiamo parlando di lavoratori che sono la voce e l’orecchio della sanità piemontese per i cittadini e le cittadine. Anche dall’efficienza del CUP dipende la possibilità delle persone di prenotare visite ed esami. Diciamo da tempo che il servizio va nuovamente internalizzato e potenziato con più operatori” afferma Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.
“Ieri in Consiglio regionale abbiamo ricevuto una delegazione dei lavoratori del Cup, il centro unico di prenotazioni per la sanità piemontese. Condivido pienamente le loro rivendicazioni e le loro preoccupazioni” ha dichiarato Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.
“La loro odissea dura da troppi anni, precari, sballottolati da una cooperativa all’altra, stipendi molto bassi da 7,50 euro lordi l’ora. Si trovano a dover gestire telefonicamente la situazione vergognosa delle liste di attesa della sanità piemontese, su questo punto hanno protestato anche come e a nome dei cittadini e degli utenti. Per questo ci sembra assolutamente giusto sostenere la loro protesta. Chiediamo che ci sia una fase di ascolto dei lavoratori, che sia verificata la possibilità di internalizzare il servizio o almeno che si costruisca il capitolato d’appalto in modo partecipato, ascoltando i lavoratori. La Regione non può essere responsabile di lavori poveri, non dignitosi, con una grande maggioranza di part time involontario e turni di lavoro non rispettosi della vita delle persone” ha concluso Accossato (LUV).
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