“SolidArte” per il Sermig. Venti “grandi” nomi dell’arte contemporanea alle OGR

A sostegno dei progetti rivolti ai bambini

Da mercoledì 24 a venerdì 26 maggio

Arte e solidarietà vanno “a braccetto” nello Spazio “Foyer 2” delle OGR di corso Castelfidardo 22, a Torino. A guidarne il percorso è la mostra (da lode piena) promossa da “OAF-I Onlus” – “Organizzazione di Aiuto Fraterno” della Diocesi di Torino – e dal “Sermig – Arsenale della Pace” di Ernesto Olivero, dal titolo “SolidArte”, curata da Michela Frittola e finalizzata a sostenere i progetti del “Sermig” rivolti ai bambini. “Collettiva di beneficenza” che ha trovato la piena adesione di venti importanti nomi, fra i più rappresentativi del contemporaneo panorama artistico italiano ed internazionale, cui sarà possibile aderire per soli tre giorni, da mercoledì 24 (dalle ore 18, dopo la presentazione del critico d’arte Francesco Poli) a venerdì 26 maggio, formulando offerte destinate al sostegno dei molti progetti – non solo a Torino e non solo in Italia – portati avanti dal “Sermig” a favore dei minori. Venti, si diceva, gli artisti che hanno aderito all’iniziativa. E bastano i loro nomi per capire il reale spessore della rassegna, dove si troveranno esposte opere di alcuni dei più iconici protagonisti dell’Arte Povera fino alle più recenti sperimentazioni legate alle post-avanguardie e formulate attraverso molteplici cifre ed espressioni operative che vanno dalla pittura alla scultura alla fotografia al collage. Dall’enigmatica celebre opera del genovese (ma torinese d’adozione”) Giulio Paolini, “citazione” dei non meno enigmatici “Tre filosofi”, opera cinquecentesca di Giorgione (Zorzo da Castelfranco) e già esposta nel 2021 in occasione della mostra “Além de 2020. Arte italiana na pandemia” al “Museu de Arte Contmporànea da Universidade de Sao Paulo”, al napoletano Mimmo Jodice, fra i grandi protagonisti della storia della fotografia d’avanguardia italiana, presente con “Senza titolo”, vintage su carta baritata ai sali d’argento stampata a mano dallo stesso Jodice, che nei prossimi mesi sarà ospitato con una sua personale alle “Gallerie d’Italia” di piazza San Carlo. Accanto a loro, una bella sfilza di nomi, tutti di grande interesse. Eccoli: il canavesano Giovanni Anselmo (con una litografia di impronta “concettuale” della serie “Particolare”, portata avanti dal 1972 al 2019), Giorgio Griffa (con il suo essenziale “Movimento viola”), Paolo Icaro e un altro grande della Fotografia sperimentale come Paolo Mussat Sartor con la sua “Laguna di Venezia”, stampa fotografica b/n al bromuro d’argento.

 

E ancora: il pavese Mario Airò e il suo intervento con acrilici su “Le città bianche” di Joseph Roth; il veneziano Giorgio Andreotta Calò e il brindisino Francesco Arena con i suoi “numeri che prendono forma”; la romana Elisabetta Benassi e il suo “Safari”, frottage su carta del 2019 , accanto al “Noli me tangere” realizzato con fogli di carta di riso, cera, foglie e pigmento dal napoletano (romano d’adozione) Gregorio Botta; Monica Carocci presente con una stampa fotografica su carta baritata, mentre il torinese Manuele Cerutti firma una “sospesa” “Conduttività (potenziale di terra)”, olio su tela del 2022. E infine il modenese Roberto Cuoghi, provocatorio manipolatore di mezzi espressivi fra i più eterogenei e il pescarese Ugo La Pietra, architetto e designer, accanto all’avellinese Luigi Mainolfi artista di “nuove figurazioni” mai disgiunte dalle locali tradizioni del territorio.  Fantasioso ed immaginifico, per concludere, il “Chiaroscuro” in bronzo (2006) di Giuseppe Maraniello, non meno del “Pastello su carta” dell’aquilano Nunzio, accanto al “Progetto per compagni e angeli” e alla scultura “Portrait Of An Artist Sleeping”del cosentino Alfredo Pirri e del milanese (già protagonista nel 2017 alle OGR con l’installazione “Tutto infinito”) Patrick Tuttofuoco. Adesioni eccellenti, al di là delle quali “quello che colpisce  – sottolinea la curatrice Michela Frittolaè la forza e l’importanza dei lavori con cui gli artisti hanno voluto aderire a questo evento di beneficenza”. “Ancora una volta – aggiunge da parte sua Fulvio Gianaria, presidente OGR – l’arte si conferma una grande opportunità di incontro e riflessione: espressione creativa dei nostri valori, immancabile sostegno per l’analisi e l’interpretazione del presente, e fulcro intorno al quale possiamo unire le forze per affrontare le molte sfide del nostro tempo. Questo è lo spirito che ispira il lavoro delle OGR Torino da sempre, e che riconosciamo in ‘SolidArte’ “.

Per info: “OAF-I”, corso Marconi 7, Torino; tel. 366/5848457 o www.oafi.org

g. m.

Nelle foto:

–       Giulio Paolini: “Senza titolo”, inchiostro rosso e collage su riproduzione fotostatica applicata su carta nera, 2015

–       Mimmo Jodice: “Senza titolo”, vintage su carta baritata ai sali d’argento, stampata a mano dallo stesso artista, 2005

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