Perdersi esistenzialmente nei ricordi degli anni passati all’Università di Torino

COSA SUCCEDE(VA) IN CITTA’

Che bella Torino. Sa proprio di primavera. Il sole  le dà una luminosità inaspettata. Vero che manca la pioggia. Questo sole è comunque ritemprante. E poi che luminosità.
Prima di un interessante convegno mi sono perso per via Po e  piazza Vittorio. Mi sono perso esistenzialmente parlando. E poi quanti ricordi. Io in questa città ci sono nato.
E marzo era la ripartenza. Ci si allontanava da freddo e nebbia. Si passava dal palto’ al giubbotto in men che non si dica. Ho avuto tardi la patente e da universitario prendevo il 57 sotto casa. Poi fermata all’inizio di corso 11 febbraio e poi a piedi fino a Palazzo Nuovo.  Dunque un attimo ritornare a Palazzo Nuovo. E qui che bella sorpresa. Era anni che non ci andavo più. Vicino hanno costruito un piccolo campus. Del resto lo si era detto che stava cambiando il clima  di questa nostra città. Almeno dal punto di vista dell’ ambiente universitario. Non più la segreteria in via Po. Qualcosa di decisamente funzionale in questo campus. Tanti locali e tanti giovani studenti belli. Giovani a coppie o in gruppo. Anche Palazzo Nuovo in cambiamento e in fase di ristrutturazione ed adeguamento. L’unica nota stonata non c’è piu la libreria della nostra amica Fulvia Ranieri. Al suo posto ristorazione veloce.  Va bene così. Il tempo passa per tutto e tutti. Questa volta è passato in meglio. Giracchiando capisco che a fine mese ci sono le elezioni universitarie. Banchetti con distribuzione di materiale con l’ovvio invito di votare quella lista. Bello, molto bello. Nel mentre “giù” con i ricordi. Belli, brutti un po’ come la vita. Come tutte le nostre vite.
Dalla violenza del ’77. Volevano impedirci di votare, fino all’anno dopo quando venni eletto all’Opera universitaria. Un ente che gestiva i servizi per gli universitari. Dalle mense agli alloggi. Poca roba rispetto alle richieste. Fu interessante come esperienza. Forse la prima che feci come amministratore, decisamente concreta.  Arrivando al convegno penso: per una volta il presente è meglio del passato. Speriamo che questo meglio si diffonda per tutta la città. Intanto cara Torino sei proprio bella.
Patrizio Tosetto
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Torna l’ora legale

Articolo Successivo

“Ora della Terra”, Poste Italiane spegne le luci in Via Alfieri e Corso Grosseto a Torino

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta