CNOS-FAP, Progetto FAST: percorso per persone vulnerabili

Foster Action and Support to Trafficked persons – FONDO FAMI

CNOS-FAP – Italia insieme ad altre 5 organizzazioni [Croce Rossa Italiana (Capofila di progetto),
International Rescue Committee, Croce Rossa Britannica – Regno Unito, Croce Rossa Olandese –
Paesi Bassi, Consiglio Greco per i rifugiati – Grecia] è impegnata a sostenere i sopravvissuti e le
potenziali vittime di tratta di esseri umani, in un’ottica di inclusione socio-lavorativa e attraverso il
supporto alla persona, creando percorsi di autonomia e di allontanamento fisico ed emotivo dalle
situazioni di violenza.
Grazie all’implementazione di progetti finanziati dalla Commissione Europea, e in particolare dal
Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI), è stata intensificata la risposta in tema di
prevenzione della Violenza Sessuale e di Genere e della Tratta di esseri umani.
L’inserimento sociale e lavorativo risulta, nel contesto del riconoscimento delle vittime di tratta
quali vittime di violenza di genere, uno strumento essenziale per favorire la fuoriuscita dal circuito
della violenza, grazie anche alla collaborazione territoriale con enti di formazione professionale,
come CNOS-FAP Regione Piemonte, e la Fondazione Michele Rua.
Sul territorio di Torino e provincia è stato sviluppato intanto un percorso di individuazione delle
persone vulnerabili e la costruzione di percorsi ad hoc che hanno facilitato l’inserimento lavorativo
di donne sopravvissute. Il progetto ha delineato un programma volto a promuovere e sviluppare le
competenze personali e professionali di gruppi di donne e ragazze, anche attraverso metodologie di
gestione dello stress e di condivisione delle dinamiche interculturali nel Paese ospitante,
contestualizzate in un processo di empowerment personale basato su interventi ad hoc, sostenuti
anche a livello psico-sociale.
I risultati più importanti del progetto sono:
– Sviluppo di nuove metodologie di rafforzamento delle competenze dei professionisti che si
occupano di assistenza ed accoglienza delle persone migranti, costruendo percorsi individuali di
inclusione socio-lavorativa sul medio-lungo termine;
– Organizzazione di seminari di empowerment rivolti ai sopravvissuti, al fine di rafforzare i
meccanismi di reazione e la resilienza;
– Potenziamento della cooperazione transnazionale.
Il consorzio ha supportato più di 300 sopravvissuti e potenziali vittime della tratta e formato più di
600 operatori che si occupano di accoglienza e sostegno di migranti. Le attività del progetto, sono
state implementate in Italia, Grecia, Paesi Bassi e Regno Unito.

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