Music Tales, la rubrica musicale
“Sai che mi hai fatto davvero odiare
Ho dovuto fermarmi prima che mi rompessi
Avrei dovuto interrompere prima
Non mi meritavi affatto
Per niente, per niente”
Al secolo Omar Apolonio Velasco, classe 1997.
Prima di trasferirsi a Los Angeles nel 2019 per concentrarsi sulla musica, Omar abitava con i genitori in Indiana. Il suo secondo nome è un omaggio al nonno e ha ispirato il suo nome d’arte.
La madre Enriqueta lavorava alla mensa della scuola elementare e il padre Roberto consegnava cibo. Entrambi immigrati, sono arrivati nel Midwest da Jalisco, Guadalajara. Nel 2009, il dodicenne Omar, il più piccolo di tre fratelli, aiutava i genitori a imparare i nomi di tutti gli Stati del Paese, così da fargli superare l’esame per ottenere la cittadinanza americana.
Omar Apollo ha avuto un percorso evolutivo artistico abbastanza lineare ma sorprendente, passando in poco tempo dall’essere un ambizioso chitarrista autodidatta, influenzato sin da bambino dall’ascolto di Brandy e Stevie Wonder e dalla scoperta delle corde in età preadolescenziale, fino a diventare una star internazionale, che forse non tutti conoscete.
Con l’esordio da indipendente, attraverso la pubblicazione di un paio di EP, “Stereo” e “Friends” del 2019, Omar ha fissato la sua caratteristica “anima da camera da letto”, che gli ha consentito di conquistare l’amore dei fan e la stima della stampa.
Nel 2020 ha pubblicato il suo progetto registrato in casa “Apolonio”, album che comprendeva collaborazioni con Bootsy Collins, DJ Dahi, Albert Hammond, Jr. e altri.
Il 2021 ha visto l’uscita di due singoli, “Go Away”, che ha eseguito in The Tonight Show con Jimmy Fallon e “Bad Life” con Kali Uchis.
Ha poi chiuso l’anno in bellezza, ricevendo la sua prima nomination ai Latin GRAMMY per la collaborazione
“Te Olvidaste” con C. Tangana.
L’album di debutto Ivory lo porta a un altro livello di scrittura e della sua carriera. Oltrepassando confini di genere e barriere linguistiche, Apollo mostra una diversità musicale ancor più ricca. Dopo l’uscita del suo nuovo singolo “Invincible” con Daniel Caesar, ha pubblicato il nuovo album l’8 aprile 2022.
Da qui un estratto che mi è piaciuto particolarmente nel quale Omar Apollo rappresenta il travaglio della edificazione di un sentimento e del suo disfacimento attraverso una metafora costruttiva/distruttiva.
Evergreen il brano, ed è stato ipotizzato che la canzone parli della relazione del cantante con Frank Ocean.
Anima tormentata pure lui . . .come se nella musica ne mancassero.
Il video musicale di accompagnamento è stato presentato in anteprima il 19 novembre 2022. Raffigura Apollo su un palcoscenico in cui una casa viene assemblata solo per essere fatta a pezzi con lui nel mezzo, ma finisce per essere ricostruita alla fine.
Vi piacerà, spero, e vi riaprirà le porte di un mondo passato per le sue sonorità.
“L’uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto ma non sconfitto.”
Chiara De Carlo
https://www.youtube.com/watch?v=ixTkLjTBQyk&ab_channel=OmarApollo
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