COSA SUCCEDEVA IN CITTÀ
E chi non ha dei ricordi del giorno di Natale?
Ciò che in particolare io mi ricordo è l’attesa.
Attesa che poi voleva dire regali. Non ho mai creduto né in Gesù bambino né in Babbo Natale. Era un’attesa solo tra noi umani.
Stiamo parlando di metà anni 60. Dai 7 ai dieci anni. Presidiavo due posti.
Un negozio di modellismo in corso Giulio Cesare. Poco prima della confluenza di Corso Palermo con corso Giulio. Stavo delle mezze ore a guardare i trenini che , sbuffanti si incrociavano, sparivano e riapparivano nelle gallerie. Allora la più pregiata marca era il Marking. Già allora i tedeschi erano più avanti di noi. Rivarossi la più pregiata marca italiana. Con la più economica Lima, regalo della Fiat ai figli dei dipendenti Fiat.
Con mio padre prendevamo il tram fino in via Madama Cristina e poi al palazzo Vela. Che ricordi. Mamma mia che ricordi. Si accedeva con un biglietto fatto con strisce di voucher per andare sulle giostre. Tutto gratis. Tutto era Fiat, dalla mutua al tempo libero come, appunto il tempo di Natale. Il trenino Lima , diciamo così, non era alla mia altezza fino in seconda media. Poi , per applicazioni tecniche mi inventai ed ho costruito un plastico con tutto l’occorrente: passaggi a livello e tunnel compreso. Pongo e Dash per fare le colline e montagne. Non mi sono mai divertito così tanto.
L’altro negozio era in piazza Castello. Era piccolo. Molto piccolo. Una cineteca antelitteram. Al centro della piccola vetrina un proiettore con lo schermo fatto da un telo che si avvolgeva. Principalmente vendevano pellicole di cartoni animati ma non mancavano i film sul Far West. Quanti sogni ci facevo sopra. Il massimo che ho ottenuto è un gioco di Angelo lombardi. Lombardi era un divulgatore televisivo sulla vita degli animali.
Gli amici dei miei amici sono miei amici.
Il gioco era composto da una lampada magica. Delle diapositive e un disco sonoro.
Felini. Tutto manuale, ovviamente. Passavo giorni interi ad ascoltare e far scivolare le diapositive. E vien proprio voglia di dire : ci accontentavamo davvero di poco. E la nostra felicità era la nostra fantasia. Bei tempi . Nulla da eccepire. Ora Auguri di Buon Natale 🎅 a tutti. Magari proprio a tutti no. Putin ad esempio o Trump che mi sono tanto , ma tanto antipatici. Guerrafondai e basta.
Per gli altri… Buon Natale a Voi e alle vostre famiglie. Cerchiamo di rilassarci per un po’.
Non guasta mai. Con il ricordo che ci aiuta.
Eccome se ci aiuta.
PATRIZIO TOSETTO
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