Ricordando Adriano Olivetti e Gianmaria Testa

Nuovi appuntamenti alla “Fondazione E. di Mirafiore” di Serralunga d’Alba per il “Laboratorio di Resistenza Permanente”

Venerdì 16 e sabato 17 dicembre

Serralunga d’Alba (Cuneo)

Nuovo doppio appuntamento, nell’ambito del “Laboratorio di Resistenza Permanente”, nel Teatro della “Fondazione E. di Mirafiore” di Serralunga d’Alba (via Alba, 15), nata nel 2010 in un edificio storico nel cuore della Langa del Barolo, all’interno del “Villaggio Narrante” in Fontanafredda. Appuntamenti, entrambi, di indubbio interesse incentrati su due figure che hanno partecipato con passione, l’una a fare la storia più alta dell’industria piemontese (e non solo), e l’altra a lasciare un’impronta poetica indelebile nella storia della musica d’autore italiana.

Si inizia venerdì 16 dicembre (ore 19), con un incontro dedicato alla figura di Adriano Olivetti (Ivrea, 1901 – Aigle, Svizzera, 1960), mito dell’industria, della creatività e della cultura italiana nel mondo. A parlarne, partendo dalla presentazione del suo recente libro proprio sulla figura dell’illuminato industriale eporediese, “Adriano Olivetti, un italiano del Novecento” (“Rizzoli”), sarà Paolo Bricco, giornalista (anche lui eporediese), saggista, storico dell’industria e inviato del “Sole 24 Ore”. Olivetti è stato certamente in tutto e per tutto un italiano figlio del suo secolo, ma un italiano “profondamente atipico”. Nel suo libro, frutto di un decennio di ricerche e di scrittura, Paolo Bricco ripercorre “la vita di un uomo di genio e la vicenda industriale e sociale, politica e culturale dell’Italia tra la fine dell’Ottocento e il boom economico”. Non un’agiografia, tiene però a  precisare Bricco, ma uno studio accurato che di Olivetti intende anche mostrare “le contraddizioni, i conflitti e le generose incompiutezze: i legami profondi e tormentati, ad esempio, con i famigliari, le due mogli e le altre donne amate, la passione per l’organizzazione scientifica del lavoro e l’attrazione per la spiritualità, l’astrologia e la sapienza orientale”. Appuntamento decisamente da segnare in agenda.

Di non minore interesse anche il secondo incontro, nato dalla positiva esperienza di due serate dedicate, l’anno scorso, dalla “Fondazione” di Serralunga, a due grandi compositori italiani che hanno lasciato prematuramente le scene: Fabrizio De André e Lucio Battisti. E dunque, quest’anno, ripetendo la bella atmosfera dei precedenti incontri, si andrà a ricordare la grande musica e la poesia di Gianmaria Testa (Cavallermaggiore, 1958 – Alba, 2016), al quale il territorio di Langa e la stessa “Fondazione E. di Mirafiore” sono particolarmente legati. Sabato 17 dicembre (ore 18,30) a rendergli omaggio ci sarà un gruppo di amici musicisti: GiuaWalter Porro, Claudio Dadone e Filippo Bessone. Modera l’incontro, il giornalista, dj e scrittore astigiano Massimo Cotto. Gianmaria è stato un cantautore profondamente popolare e raffinato al tempo stesso, un cantautore dalla voce roca e vellutata che “ha fatto della canzone nuda la sua vera forza”. Testi come minime poesie che “parlano di nebbie e di incontri, di solitudini e di colline, di amore e migranti e musiche che evocano il tango, il jazz, la bossanova, la habanera, il valzer e creano suggestioni calde, intense, che sanno avvolgere”. E camminare senza tempo.

La partecipazione agli eventi è gratuita, ma per garantire il rispetto delle norme di sicurezza è obbligatoria la prenotazione tramite il sito www.fondazionemirafiore.it Gli incontri si possono anche seguire in diretta streamingsempre dal sito della “Fondazione Mirafiore”.

g. m.

Nelle foto:

–       Paolo Bricco

–       Gianmaria Testa

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