La terapia senza farmaci che può ridare benessere ad alcune affezioni: l’ipnosi

E’  sempre più utilizzata in medicina

La Medicina moderna ha ricevuto un enorme contributo dalla accettazione dell’idea sempre
più diffusa, della importanza di una buona salute mentale per il mantenimento di una
ottimale salute corporea. Cosa si intenda con la parola “Mente” è ancora oggetto di
discussione oggi; è possibile affermare, in forma assai superficiale, innanzitutto che non è
sinonimo di cervello, ma cercando di definirla in modo approssimativo, si può affermare che
la mente, più che una entità fisica, consiste più esattamente di un insieme di stati mentali
rappresentati da emozioni, da atteggiamenti, dai pensieri e da tutto ciò che identifichiamo
con la nostra immaginazione. Il cervello è la macchina che permette di sperimentare gli stati
mentali; molte terapie sono attente al rapporto mente-corpo concentrandosi sul far diventare
i pazienti più consapevoli dei loro pensieri e sull’utilizzo di questa maggiore consapevolezza
per guidare i loro stati mentali in una direzione che porti ad immaginare un migliore di
benessere, evitando di lasciar cadere i pazienti, per quanto possibile, in visioni pessimistiche
e non distruttive della loro esistenza.
Ed è proprio attraverso l’attività mentale, che vengono utilizzate diverse procedure di
guarigione, fra queste il biofeedback, la meditazione, le visualizzazioni, la gestione delle
emozioni e, oggi largamente diffusa, l’ipnosi.
Questa metodica, nota da secoli, oggi ben conosciuta dagli specialisti e conosciuta anche
come ipnoterapia, viene utilizzata per indurre una trance o uno stato onirico di profondo
rilassamento per trattare disturbi di origine prevalentemente psicologica o emotiva. È stata
praticata in varie forme per migliaia di anni da molte culture, tra cui quella druidica, celtica
ed egizia. Nel XIX e all’inizio del XX secolo, l’ipnosi (o “mesmerismo”) era vista più come
una curiosità da baraccone che come un valido trattamento medico esaminato a fondo e, i
risultati di questi studi, contribuiscono ad aumentare le possibilità diagnostiche e
terapeutiche della medicina contemporanea.
Oggi l’ipnosi è riconosciuta dalla comunità scientifica come un efficace strumento di
guarigione, anche se il suo funzionamento rimane in gran parte ancora da svelare. Non è un
trattamento a sé stante, ma viene utilizzata come parte di trattamenti medici, psicologici e
odontoiatrici.
Per avere un’idea di come funzioni l’ipnosi nell’ambito della medicina, occorre tenere
presente che il nostro cervello dispone di più livelli di coscienza, o consapevolezza. Durante
la giornata passiamo, il più delle volte inconsapevolmente da uno stato di piena vigilanza ad
uno di sonnolenza, sia pure con variazioni intermedie e questo capita, ad esempio, quando ci
perdiamo a inseguire una nostra idea e ci troviamo in un sogno ad occhi aperti, avulsi dalla
realtà da cui siamo circondati.
Lo stesso capita quando stiamo svolgendo un compito che impegna, ma che non presenta
una vera e propria difficoltà, ad esempio mentre ci prepariamo un caffè con la moka; non
pensando a quanto siamo abituati a compiere tale azione meccanicamente, può succedere
che si perda la nozione del tempo e non ci si accorga di quanto capita intoro a noi.
Lo stesso capita, ( quante volte ci è successo?) di estraniarsi completamente ascoltando una
conferenza noiosa che, d’un tratto, non udiamo più, pur essendo presenti.
Ci si viene a trovare in quello che, a tutti gli effetti è un vero e proprio stato ipnotico
verificatosi naturalmente e spontaneamente, un diverso stato di coscienza: si è talmente
estraniati dall’ambiente in cui ci si trova al punto che non ci si ricorda di avere compiuto
determinate azioni. L’ipnologo, lo specialista in grado di padroneggiare l’ipnosi, possiede le
tecniche che gli permettono di indurre tale stato.
L’ipnosi clinica induce intenzionalmente un soggetto in uno stato di consapevolezza
rilassata. Una volta che la mente è in uno stato di rilassamento, qualsiasi suggestione
terapeutica può avere un grande effetto su atteggiamenti, percezioni e comportamenti.
È molto importante sottolineare che la persona che decide e richiede di sottoporsi ad un tale
trattamento, è perfettamente consapevole di quel che succederà nel corso della terapia ed
accetta tutto quel che farà e dirà il terapeuta ed è infine doveroso sottolineare che, non si
entra in stato d’ipnosi, se non lo si vuole.
Vi sono persone più sensibili al trattamento, altre molto più refrattarie ad abbandonarsi
passivamente alle indicazioni suggerite nel corso della seduta.
Il modo in cui una persona entra nello stato di ipnosi, non è del tutto chiaro. Alcuni
ricercatori ritengono che l’ipnosi promuova una particolare attività delle onde cerebrali in
grado di permettere alla mente di recepire e adottare nuove idee, mentre altri suggeriscono
che l’ipnosi acceda alla “mente inconscia”, che è più aperta a nuove idee rispetto alla “mente
conscia” razionale.
Per questi motivi l’ipnosi si rivela una ottima protezione dell’organismo alternativa alla
terapia farmacologica, assai efficace per curare alcune affezioni da cui è afflitto un gran
numero di persone; fra questi gli stati d’ansia, il dolore cronico, la maggior parte delle paure
e fobie in grado di limitare la vita di alcune persone.
Un ipnologo è in grado di guidare il paziente aiutandolo a risolvere problemi che, di norma
richiedono l’assunzione di farmaci specifici che, per quanto benefici ed efficaci,
interferiscono con il meccanismo di smaltimento dei composti chimici da cui sono
composti.
L’ipnosi è assai efficace anche nel trattamento dell’emicrania, della balbuzie, dei problemi
di sonno e nei problemi sessuali in genere.
Come sempre è necessario accostarsi a tale metodica con fiducia e animo sereno, ed allora è
possibile che il risultato positivo venga raggiunto con relativa facilità ed in tempi rapidi.
La ricerca scientifica multidisciplinare, libera da dogmi e idee preconcette, sulle connessioni
mente-corpo porterà alla conoscenza dei meccanismi responsabili di una metodica efficace,
in grado anche di produrre una valida anestesia ed un minimo sanguinamento durante gli
interventi chirurgici, senza utilizzo di farmaci, e di casi di guarigione di malattie che non
hanno risposto ai trattamenti convenzionali.
Rodolfo Alessandro Neri
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