In riferimento allo sciopero della fame delle detenute nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, l’assessora ai Rapporti con il sistema carcerario della Città di Torino ribadisce l’attenzione dell’Amministrazione comunale alle condizioni di vita all’interno dell’istituto penitenziario della Città. Nel mese di settembre è in programma una visita dell’assessora insieme alla Garante delle persone private della libertà personale del Comune e alla Direttrice del carcere, per verificare e comprendere la situazione e le criticità.
E’ noto come nel nostro Paese alla popolazione femminile in carcere, in numero decisamente inferiore a quella maschile, non sempre siano dedicate attenzioni adeguate. Dei 190 istituti penitenziari solo 4 sono esclusivamente femminili (due circondariali: Pozzuoli e Rebibbia, e due case di reclusione: Venezia Giudecca e Trani), mentre le altre detenute scontano la pena nelle sezioni femminili di 44 istituti penitenziari a prevalenza maschile, come accade a Torino.
Nell’azione verso la popolazione carceraria resta costante l’impegno, nel rispetto della Costituzione, con il sostegno di tutte le istituzioni per rendere migliori e più dignitosi i luoghi della privazione della libertà e le condizioni di chi li vive, compreso il personale.
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