Urbanistica precaria, Grimaldi (LUV): “abitazioni alte due metri e nei seminterrati”

 “E’ una deregulation totale in cui seppelliamo i nostri sensi di colpa verso l’ambiente e i più fragili”.

«La legge Marin vuole combattere il consumo di suolo ma otterrà solamente nuove colate di cemento e mattoni, su seminterrati, piani pilotis, ruderi e sottotetti di cui si potranno alzare le travi. Questa legge manda in soffitta il buon senso, e, unico caso in Italia, renderà abitabili i locali con altezze inferiori ai 2.40, o renderà possibile creare bagni di un metro quadro in cui lavarsi i denti, farsi la doccia e il bidet! Che ne è di tutti quei cittadini che hanno pagato migliaia di euro per rendere abitabili i propri immobili negli scorsi anni? Per la Lega sono dei fessi, forse? Ma saranno gli ultimi a pagare il prezzo più alto. Questa legge offrirà agli speculatori nuovi spazi insalubri da affittare ai più poveri e agli ultimi, coloro che accetteranno di mettere a rischio la loro salute e la salubrità dell’intero edificio per garantirsi un tetto (basso) sopra la testa o un seminterrato claustrofobico» – così Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in merito all’approvazione della legge Marin.

«Quella approvata in queste ore – conclude Grimaldi – è una legge che va contro ogni tipo di logica che non sia quella del “fai cosa vuoi e dove vuoi”. Ci auguriamo che la Corte Costituzionale cancelli le norme più assurde di una legge che, seppur parzialmente migliorata dal nostro lavoro in Aula, non è altro che una deregulation totale in cui seppelliamo i nostri sensi di colpa verso l’ambiente e agli ultimi».

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