Dichiarazione dell’on. Osvaldo Napoli (Azione):
Hanno sbagliato i rider a lanciare fumogeni alla manifestazione del Primo maggio a Torino, e bene hanno fatto le forze dell’ordine a impedirne l’ingresso nel corteo ufficiale. Però … e il però in questo caso è grande e imbarazzante per il sindacato. Il lavoro precario e sottopagato, lo sfruttamento di persone finite ben sotto la soglia dell’indigenza e costrette a lavorare senza la sicurezza minima per la propria incolumità fisica e neppure la certezza di essere pagati, rappresentano un buco nero nell’attività del sindacato. Penso alle migliaia di lavoratori, uomini e donne, giovani ma anche anziani, presi con contratti da 400 euro al mese nei call center e buttati sulla strada in qualsiasi momento e senza motivazioni. C’è una fetta della società italiana che vive nel sottosuolo della vita quotidiana, dimenticata dalla politica e dal sindacato. E costretta, per sopravvivere, a truffare lo Stato prendendo i soldi del reddito di cittadinanza ai quali aggiunge un lavoro in nero.
Bene ha fatto il sindaco di Torino Stefano Lo Russo a sottolineare l’urgenza di ricollocare la questione sociale al centro dell’agenda politica. Il suo partito, il Pd, impegnato da anni sui diritti civili, ha lasciato la questione sociale, il tema dell’eguaglianza e della dignità del lavoro, nelle mani della destra, per inseguire il ddl Zan, la questione di genere e altre battaglie, sicuramente giuste, ma che non danno pranzo e cena a chi è senza lavoro. Fra il reddito di cittadinanza grillino e la “quota 102” tanto cara a Salvini, si è scelto di tutelare chi aveva già tutele o dare una finta sicurezza economica a chi è sull’orlo della disperazione. Di tutto ci si è occupati, tranne che di creare formazione e lavoro, lavoro e formazione. Per questo Azione continuerà a tenere paletti fermi contro ogni alleanza con i populismi di ogni schieramento. Libero Enrico Letta di lasciarsi trascinare nell’ irrilevanza da Giuseppe Conte.
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