Il vercellese, soprattutto nella piana, è terra d’acqua. Guardandolo dall’alto, dalle vicine colline del Monferrato, in particolare nella stagione in cui le camere delle risaie sono piene, si nota quel ‘mare a quadretti’ che lo contraddistingue e fa conoscere in tutto il mondo.
Acqua come ragione di vita e, oggi come ieri, strumento di lavoro. In questo panorama, nel territorio di Fontanetto Po spicca l’Antico Mulino – Riseria San Giovanni. Si tratta dell’unica testimonianza, nella provincia di Vercelli, di riseria azionata dalla forza motrice dell’acqua. La sua attività produttiva si è conclusa negli anni Novanta, non potendo reggere la concorrenza degli impianti industriali d’avanguardia. Ma la sua funzione oggi è quella di luogo della memoria storica del territorio, di un mondo che va via via scomparendo. E dal 2004 il complesso fa parte dell’Ecomuseo delle Terre d’Acqua.
La costruzione del Mulino San Giovanni è contemporanea a quella della roggia Camera, scavata per volere del marchese Guglielmo VIII del Monferrato (quando la potenza e l’influenza dei Paleologo toccò una delle sue massime vette. Il Mulino era anche detto ‘da Po’ per la vicinanza con il fiume. Ricostruito nel 1617, in seguito alle distruzioni subite dal territorio fontanettese, durante le guerre tra spagnoli e francesi, venne chiamato Mulino Nuovo. E analogamente a quanto accadde a molti altri mulini della pianura risicola anche il San Giovanni, col passare dei secoli, perse la sua funzione legata alla molitura dei cereali e venne adattato alla lavorazione del riso. Già nel 1699 era indicato come ‘pista’ a dimostrare che una parte della sua forza idraulica, ottenuta per mezzo di una ruota a pale, era impiegata per la lavorazione del riso.
Fino alla prima metà del secolo scorso, mulino e riseria erano proprietà della nobile famiglia torinese Tournon, dal 1956 la proprietà è passata alla famiglia Gardano, mugnai da 5 generazioni. Mulino e riseria, collegati da una passerella, ricevono la forza motrice non più dalla ruota a pale, ma dalla turbina ‘Francis’ che ancora oggi alimenta l’impianto, perfettamente funzionante anche se l’attività si è fermata. Infatti nel 1911 il vecchio mulino fu dismesso e alcune della macchine impiantate nella nuova riseria che rimase funzionante ad acqua sino al 1992. La struttura, grazie alla disponibilità del proprietario Mauro Gardano è visitabile e non è il solito ‘Museo dell’arte contadina’ di pianura ma offre la possibilità di riscoprire le diverse fasi della lavorazione del riso che avvengono attraverso macchine azionate dalla sola forza dell’acqua. Accanto a queste vi è l’esposizione permanente dell’artista torinese di origine monferrina, Anna Rota Milani, tra le cui realizzazioni ne spicca una proprio con il mare a quadretti.
L’Antico Mulino per le sue caratteristiche è stato visitato più volte da troupe di programmi televisivi sui canali nazionali quali Sereno Variabile, Linea Verde, Bell’Italia e Geo &Geo. Recentemente sono state girate diverse scene de ‘La Sposa’ la miniserie televisiva trasmessa ogni domenica in prima serata su Rai Uno, dal 16 al 30 gennaio, diretta da Giacomo Campiotti con protagonisti Serena Rossi e Giorgio Marchesi, ambientata nei primi Anni Sessanta. Le riprese, iniziate nel maggio 2021 a Roma, erano proseguite in Puglia, poi in Piemonte, in particolare ad Alessandria, Crescentino, Carignano e, appunto a Fontanetto Po.
L’Antico Mulino- Riseria San Giovanni, via Po 9 a Fontanetto Po è visitabile su prenotazione, telefono 0161/840120, cell. 338/8721631.
Massimo Iaretti
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