Guerra Ucraina, firme di Radicali Italiani e Associazione Aglietta

Domenica 13 marzo, a Torino, in via Garibaldi angolo Piazza Castello, dalle 11 alle 13, i militanti di Radicali Italiani e dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta raccoglieranno le firme dei cittadini sulla petizione popolare che Radicali Italiani ha promosso per l’incriminazione di Vladimir Putin davanti alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. La petizione si può firmare sul sito Radicali.it

 

 

Alleluja!

Domani, domenica 13 marzo, a Torino, in via Garibaldi angolo Piazza Castello, dalle 11 alle 13, i militanti di Radicali Italiani e dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta raccoglieranno le firme dei cittadini sulla petizione popolare che Radicali Italiani ha promosso per l’incriminazione di Vladimir Putin davanti alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. La petizione si può firmare sul sito Radicali.it

Al tavolo di raccolta firme firme saranno presenti anche Igor Boni (presidente Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Ass. Aglietta), che hanno dichiarato:

“Quanto sta avvenendo in queste ore in Ucraina testimonia come avevamo ragione già vent’anni fa a definire Putin come “terrorista”, ai tempi del genocidio in Cecenia.

Contro lo “Stato terrorista” russo (come lo ha definito il presidente ucraino Zelensky) occorre una mobilitazione dell’Occidente tramite tre canali: quello della fornitura di armi e cibo alla Resistenza Ucraina; quello dell’assistenza ai profughi; quello dell’incardinamento della procedura di incriminazione di Putin all’Aja, come fu fatto vent’anni fa per Slobodan Milosevic. Perché è vero che  “Non c’è Pace senza Giustizia!”.

Abbiamo appreso oggi da Giovanni Crosetto (in uno scambio su Facebook del tutto casuale) che Fabrizio Comba, portavoce regionale di Fratelli d’Italia, si è dimesso da console onorario della Bielorussia. Come radicali chiedevamo le sue dimissioni da due anni; non ci risulta, in questi due anni, che Comba si sia mai espresso pubblicamente contro il dittatore Lukashenko. Solo due giorni fa avevamo inviato una lettera aperta a Giorgia Meloni, affinché intervenisse sia sul “caso Comba” sia sul “caso Marrone”, rispetto al quale rinnoviamo la richiesta al Presidente Cirio di ritiro di tutte le deleghe.

Invitiamo, comunque, Fabrizio Comba a venire a firmare la nostra petizione domani, al banchetto, assieme all’assessore regionale Maurizio Marrone (che non ha ancora pronunciato una sola parola di ritrattazione delle sue aberranti dichiarazioni del 2018 contro il governo ucraino “che si serve di killer  dell’ISIS come sicari”.)

L’Associazione radicale Adelaide Aglietta 

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