Fototrappole a Rivalta: beccati nuovi imbrattatori

Il sindaco Muro: «il controllo da remoto è un’arma in più contro il malcostume»

C’è anche un indisciplinato proprietario di un cane tra le persone sorprese nelle ultime
settimane dalle videocamere di controllo della Polizia municipale di Rivalta a imbrattare i
marciapiedi cittadini. È successo il 1° ottobre, poco prima delle 20 in via Fossano nel quartiere di
Tetti Francesi. Ad essere immortalata, la più classica delle scene: un cane accucciato in un’aiuola
lungo il marciapiede e poco dopo il proprietario che si allontana, incurante dell’obbligo di
ripulire.

È solo una delle tante infrazioni rilevate dal servizio di video sorveglianza attivato nell’estate
scorsa in alcuni punti sensibili della città per controllare i luoghi maggiormente soggetti a incuria
e all’abbandono di rifiuti e individuare gli autori. I controlli vengono effettuati grazie a due kit di
telecamere mobili dotati di software “e-killer” sviluppati dalla Nivi SpA di Firenze.

Le telecamere mobili sono infatti in grado di rilevare il momento esatto in cui il rifiuto viene
abbandonato nel luogo monitorato e di inviare un allarme alla centrale operativa del comando.
In questo modo l’operatore può visualizzare la scena di abbandono ed estrapolare le immagini
interessate, attivando il processo sanzionatorio.

Ed è proprio quello che è successo davanti alla ex discarica di via Coazze a Gerbole. Qui, la sera
del 20 settembre scorso, la videosorveglianza ha ripreso due persone intente a scaricare rifiuti
dal cassone di un furgone, abbandonandoli lungo il ciglio della strada. Una volta individuati gli
autori del gesto grazie alla targa mezzo, la Polizia municipale ha potuto verbalizzare l’accaduto e
sanzionare i responsabili.

Sempre grazie alle telecamere erano stati filmati alcuni mesi fa ben quattro abbandoni
commessi in pieno giorno nel piazzale di via Mattei e, in strada Grugliasco, l’incendio doloso di
un’auto rubata.

L’abbandono di rifiuti, spesso pericolosi e tossici, è un fenomeno diffuso anche a Rivalta, un
malcostume che per la Città costituisce un duplice danno, dal punto di vista ambientale e sotto
il profilo economico. Il corretto smaltimento in sicurezza richiede infatti servizi specifici, il cui
costo ricade sull’intera comunità.

«Sono comportamenti odiosi, compiuti da chi vuol male all’ambiente e non ha rispetto del
decoro urbano» commenta il sindaco di Rivalta Sergio Muro. «Noi abbiamo messo in campo uno
strumento che si sta dimostrando molto efficace e che ha già dato i primi frutti, permettendo di
individuare e sanzionare i responsabili. Il controllo da remoto è un’arma in più per scoraggiare
chi ancora preferisce disfarsi dei propri rifiuti in maniera impropria piuttosto che smaltirli in
secondo le regole».

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