Tangenziale Est, Grimaldi: il solito feticismo per le grandi opere

Tangenziale Est, Grimaldi (LUV): Di fronte a un giudizio universale climatico ancora il solito feticismo per le grandi opere. Dai Sindaci mi aspetto interesse a discutere insieme di transizione ecologica.

Il progetto della Tangenziale Est è vecchio di 12 anni e risponde a quel feticismo per le grandi opere che dovrebbe appartenere al passato. Siamo di fronte a un giudizio universale climatico e pensiamo di mettere di nuovo al centro della nostra agenda politica operazioni del genere, raccontando anche che favorirebbero la sostenibilità ambientale. È risaputo che nuove tangenziali e autostrade non rimediano al congestionamento di quelle esistenti: l’aumento dell’offerta di strade produce incremento del traffico su gomma e di automezzi privati, non diminuisce il traffico locale e incrementa il consumo del territorio. Al contrario, portare il limite di velocità dei tir sulla tangenziale da 80 km/h a 60 km/h ridurrebbe del 40% le emissioni di anidride carbonica” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, commentando la lettera dei ventisei sindaci della cintura a Stefano Lo Russo.

Dai Sindaci della Città metropolitana mi sarei aspettato un interesse non solo a discutere insieme delle soluzioni che migliorino la viabilità dei Comuni dell’area sud-est di Torino (che possono essere varie e variegate, altro che Tangenziale Est!)” – prosegue Grimaldi – “ma soprattutto di come utilizzare i fondi del PNRR, di come mettere in atto e condividere pratiche e percorsi di transizione ecologica che riguardino la mobilità, l’energia, la qualità dell’aria, il verde e molto altro”.

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