I funghi indigesti e il Covid

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni 

 

Il prof. Quaglieni

Ieri sera sono stato a cena in un locale torinese molto noto dove non è stato richiesto il
Green pass, forse perché parte dei frequentatori non lo possiede perché appartiene alla mala genia dei nemici del vaccino, unico vero presidio di libertà.
Viene legittimo il dubbio perché in due altri locali torinesi , “Il porto di Savona” (dove ho ascoltato il direttore in persona riprendere con gentilezza ma anche con fermezza i clienti momentaneamente senza mascherina all’interno del ristorante ) e “La spada reale“ eseguono controlli ferrei all’ingresso con la misurazione anche della temperatura corporea.

Non ci possono essere due pesi e due misure perché il cittadino – cliente va tutelato. Mangiare in un clima potenzialmente pandemico degli ottimi funghi, come e’ capitato a me ieri sera, fa si’ che anche dell’ottimo cibo diventi indigesto e fonte di ansie che bloccano la digestione e tolgono il
sonno. I locali pubblici che hanno riaperto, vanno controllati in modo sistematico e chi non si sottopone alle regole va sanzionato con la chiusura. Snobbare, anzi violare, in modo palese e persino provocatorio le regole non risulta accettabile. Se a Torino esiste un’autorità sanitaria e un’autorità  di pubblica sicurezza , queste violazioni non possono essere tollerate. Vanno sanzionate con decisione anche a livello mediatico.

I no vax vanno tenuti lontani momentaneamente dalla comunità civile per tutelare la salute pubblica che resta il bene primario e irrinunciabile. La pandemia purtroppo non è finita e la libertà sociale di chi non si sottopone al vaccino non va presa neppure in considerazione. La scelta resta tra civiltà e barbarie, tra salute pubblica e morte. Per altri versi, in altri ambiti, ci sono amministratori di condominio che a fine ottobre, in violazione a norme precise, non provvedono ad accendere i termosifoni, danneggiando le fasce più deboli
ed esposte alle influenze, alle bronchiti e quindi alla pandemia.

Anche in questo caso occorre la tutela degli anziani che non sono cittadini di serie b ed hanno diritto a vivere senza essere soverchiati dagli imbecilli dell’ecologia selvaggia, come diceva il mio
amico Amicone. L’ecologia selvaggia di chi impone di tener spenti i caloriferi, diventa più o meno connivente con la pandemia che ha condannato a morte tanti anziani. Occorre recuperare ragionevolezza ed equilibrio, colpendo con durezza chi si rivela complice di un contagio
che ha generato troppi morti.

Forse bisognerà far seguire degli esposti circostanziati alla Magistratura per recuperare dopo mesi di clausura forzata il
senso della responsabilità? L’oste che strizza l’occhio al no vax, va perseguito come un nemico sociale, dedito solo a lucrare in modo cinico soldi agli avventori. Come diceva il
titolare di un noto locale alassino, dai clienti bisogna spremere fino all’ultima goccia. Questa sembra la logica perversa di chi non fa i controlli che la legge impone e che non è tollerabile che vengano omessi. Tra l’altro, si tratta di una furbata molto miope perché può provocare un nuovo disastro pandemico che distruggerebbe in modo definitivo la ripresa.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

La Piazza inizia l’attività dopo le elezioni

Articolo Successivo

Protezione civile: nuove attrezzature a Chieri

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta