Wonderful Vision. Il sogno di Martin Luther King secondo Stevie Wonder

In scena all’“Open Factory” di Nichelino il “musicteller” Federico Sacchi

Giovedì 29 luglio, ore 21,30

Nichelino (Torino)

Torinese, di mestiere “musicteller”. Ovvero, dice lui stesso, “narratore di musica che restituisce al presente gli artisti e il loro passato, proiettandoli verso il futuro” e soprattutto riportandone la memoria vera a quel grande pubblico che, in più casi, li ha “dimenticati o mistificati”. Ecco, questi é Federico Sacchi. Che giovedì 29 luglioalle 21,30, racconterà, all’“Open Factory” di Nichelino (via del Castello, 15) il legame fra Stevie Wonder e Martin Luther King in una delle sue suggestive “esperienze d’ascolto”, veri e propri documentari live che fondono insieme ( in singolari e attrattive performances ) storytelling, musica, teatro e video. “Il sogno di Martin Luther King secondo Stevie Wonder” è il titolo dello spettacolo programmato per giovedì prossimo a Nichelino: una trilogia che Sacchi, socio-fondatore del Circolo culturale torinese “FuoriLuogo” di corso Brescia, ha dedicato per l’appunto all’oggi 71enne musicista americano, sicuramente fra i più famosi della scena musicale del Novecento, con gli 87milioni di copie di dischi venduti e i 56 anni di gloriosa carriera. Al secolo Steveland Hardaway Judkins Morris, in arte Stevie Wonder, é stato e continua a essere, infatti, icona indiscussa della musica pop mondiale. “Tutti, indipendentemente dai propri gusti musicali, riuscirebbero – dice Sacchi – a canticchiarne almeno una canzone. Pochi sanno, invece, che il pezzo ‘Happy Birthday’ e il tour dell’album ‘Hotter Than July’ sono stati fondamentali nell’istituzione nel 1986 del ‘Martin Luther King Day’, la festa nazionale americana che ricorda il giorno della nascita (15 gennaio 1929) del leader dei diritti civili”. Ma come è possibile che un cantante pop abbia avuto la forza di cambiare le sorti di una battaglia combattuta senza successo per un decennio? “La risposta – dice ancora Sacchi – va cercata nella sua vicenda umana e artistica e nel lento processo che portò il tredicenne Little Stevie Wonder a diventare prima Stevie Wonder e poi Stevie, l’artista che come il Dr. King aveva una visione e un sogno: mettere in atto una pacifica rivoluzione capace di cambiare il Sistema dall’interno”. Ed è proprio su questo filo narrativo che prende corpo e vive lo spettacolo di Federico Sacchi, al termine del quale, sicuramente, si avrà memoria e nozione più vera e completa del Mito di Stevie Wonder. Lo spettacolo è inserito all’interno della rassegna “We Are Open”, organizzata da “Reverse Agency”, in collaborazione con “Piemonte dal Vivo”, “Torino Comedy Lounge”, “Teatro Superga” e promosso dalla Città di Nichelino, con il sostegno di “Fondazione Compagnia di San Paolo”.

I biglietti sono in vendita su Ticketone (www.ticketone.it). Info: tel. 011/4174908 o www.openfactory.space

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Per uno stile di vita sano “Breakfast Summer Camp”, realizzato da Kellogg e Croce Rossa Italiana

Articolo Successivo

Si è tolto la vita il medico De Donno Sperimento’ una terapia contro il Covid

Recenti:

La pace derisa

La pace derisa, ultima silloge poetica di Maria Grazia Minotti Beretta, è interamente ispirata dalla sua

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta