“Il nostro è un contributo per costruire la pace attraverso la narrazione e aiutando le persone a pensare in modo libero”. Parole di Daniele Barale e Patrizia Foresto cui è stato assegnato il premio ‘Steli di pace’, giunto alla terza edizione.
Il concorso, ideato dall’Unione giornalisti e comunicatori europei (Ujce) con il Gus (Giornalisti uffici stampa) del Piemonte, si prefigge «di valorizzare chi, attraverso la stampa o con altre forme di comunicazione, trasmette un messaggio di pace e valorizzando i costruttori di pace». L’evento che si è svolto a Marengo, il 15 luglio nel cortile dell’Auditorium nel rispetto delle norme anticovid, ha riconfermato il ruolo di crocevia culturale del polo dedicato a Napoleone e che “rappresenta l’Europa intera” come hanno sottolineato Maurizio Sciaudone, consigliere provinciale con delega al patrimonio, e Cherima Fteita, assessore del Comune di Alessandria con delega a manifestazioni ed eventi.
I riconoscimenti, un calice con stele in peltro, sono stati consegnati da Ezio Ercole, vicepresidente del consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti, e da Antonio Rotondo, presidente dell’Unione giornalisti e comunicatori europei, mentre la presentazione è stata curata da Efrem Bovo.
Patrizia Foresto, giornalista torinese, ha collaborato e collabora con varie testate locali e nazionali scrivendo d’arte, costume e museologia e si occupa di uffici stampa per Fondazioni ed enti privati. Fra i molti scritti, spiccano quelli dedicati all’Armenia, pubblicati anche su ‘Il Mondo’ di Pannunzio.
Daniele Barale, giornalista, ha scritto e scrive per diverse testate, tra cui Vita Diocesana Pinerolese, Il Laboratorio, Tempi, Il Foglio (recensioni libri).
Entrambi i giornalisti sono impegnati per fare conoscere le criticità e contribuire a fare emergere e sviluppare una coscienza sociale di libertà e integrità etica.
La cerimonia di consegna è stata aperta e conclusa da due brani musicali per arpa eseguiti da Camillo Vespoli, docente del Liceo musicale, noto all’ambiente alessandrino per la sua intensa attività concertistica in Italia e all’estero.
Successivamente è seguita la presentazione di un libro in memoria di Ermanno Eandi, torinese, poeta, giornalista e scrittore scomparso nel maggio del 2020, accompagnata dalle parole di Marco Margrita, presidente regionale del Movimento cristiano lavoratori (Mcl).
Importante sottolineatura della ricorrenza del 15 luglio, quale data di un pace raggiunta tra Napoleone Bonaparte e Papa Pio VII con il Concordato firmato nel 1801.
Anche questa iniziativa ha contribuito ad ampliare i paesaggi culturali che conferiscono “uno stato particolare al luogo che diventa a sua volta creatore di itinerari e stimolo per nuove alleanze operative e forti connessioni che partono da un’area vasta capace di allargarsi ‘per terra e per mare’ nel nome di Marengo” rileva Efrem Bovo, ricordando alcune delle iniziative più recenti come l’insediamento della Scuola europea di rievocatori napoleonici, oltre a quelle più strettamente collegate alla vittoriosa battaglia di Napoleone del 14 giugno 1800, che, tutte insieme e in un respiro internazionale, dimostrano come la cultura, a trecentosessanta gradi, può avere “un ruolo trasformativo sia materiale, sia immateriale, in quanto può contribuire direttamente allo sviluppo economico e sociale”.
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