Il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici, è stato rieletto per i prossimi 4 anni alla guida dell’associazione. Dopo la votazione ha commentato l’Indagine congiunturale del 3° trimestre 2021. Andamento occupazionale: il saldo peggiora, dal -15,06% al -21,83%
Giorgio Felici, 50 anni, titolare della Tipografia Piemonte Editrice (nella quale, al fianco del padre, ha cominciato a collaborare fin dal 1990), è stato confermato alla presidenza di Confartigianato Imprese Piemonte, dove resterà in carica fino al 2024. Vanta una lunga esperienza associativa iniziata nel gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Cuneo e attualmente è Vice Presidente Vicario dell’associazione di Cuneo. Dal 1999 al 2003 ha ricoperto la carica di Vice Presidente regionale.
Indagine congiunturale 3° trimestre 2021
La terza indagine trimestrale congiunturale del 2021 predisposta da Confartigianato Imprese Piemonte tratteggia un quadro in cui prevalgono i colori scuri, a testimonianza delle perduranti forti preoccupazioni del mondo delle piccole imprese artigiane.
Il saldo delle previsioni della produzione totale è ancora più negativo, anche se di poco, passando dal -26,37% al – 27,65%.
Passando all’acquisizione di nuovi ordini, nel saldo si confermano i pessimisti, anche se con un lieve miglioramento: dal -42,77% al -42,57%.
Le ipotesi di carnet ordini sufficienti per meno di 1 mese salgono dal 46,29% al 49,43%; quelle di carnet da uno a tre mesi calano dal 39,61% al 38,80%; quelle di carnet superiore ai tre mesi si riducono da 14,09% all’11,77% denotando una diminuzione della fiducia di poter contare su commesse di lavorazione di lungo termine.
Si accentua la negatività del saldo delle previsioni di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni che passa dal -37,67% al -44,17%.
Per quanto riguarda l’andamento occupazionale, il saldo peggiora, passando dal -15,06% al -21,83%.
In merito alle previsioni di assunzione di apprendisti si accentua la negatività del saldo che passa dal -29,29% al -35,38%.
Le ipotesi di investimenti per ampliamenti programmati per i prossimi 12 mesi scendono dal l’8,38% al 7,77%; le previsioni di investimenti per sostituzioni si riducono dal 13,37% al 12,29%; gli intervistati che non hanno programmato investimenti salgono 78,25% al 79,94%.
Le previsioni di regolarità negli incassi scendono dal 61,24% al 57,60%; le ipotesi di ritardi salgono dal 38,40% al 41,94%.
Il commento del Presidente Giorgio Felici
“In un momento in cui si comincia ad intravvedere la luce in fondo al tunnel in cui il Covid-19 ha fatto entrare la nostra economia –osserva Giorgio Felici presidente di Confartigianato Imprese Piemonte– le nostre imprese temono fortemente una battuta di arresto. Un elemento di grande criticità che rischia di bloccare la ripresa è il pesantissimo aumento dei costi delle materie prime. La crescita esponenziale dei prezzi sta infatti rendendo vane le opportunità offerte dal bonus edilizia per molti settori che sono stati pesantemente colpiti dalla pandemia. Le conseguenze possono essere particolarmente gravi non solo per l’edilizia, ma anche per i settori di: metallurgia, legno, gomma e materie plastiche, mobili, autoveicoli, prodotti in metallo, apparecchiature elettriche ed elettroniche. Allarme desta anche l’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche, quasi raddoppiato in un anno.”
“A fronte di tale situazione –conclude Felici– chiediamo un intervento urgente ed efficace da parte del Governo per tutelare le imprese coinvolte in questi insostenibili rincari.”
La terza indagine trimestrale 2021 dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte è stata realizzata elaborando le risposte ad un questionario telematico rivolto ad un campione di 2.250 imprese artigiane del Piemonte individuate nei comparti di produzione e di servizi maggiormente significativi.
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