“Causa Covid, i progetti e i programmi di accoglienza e ospitalità dei bambini provenienti dalla Bielorussia e dall’Ucraina, con particolare riferimento all’area coinvolta dal noto disastro di Chernobyl sono rimasti fermi, così come avvenuto per il soggiorno legato alle varie stagioni. Anche le pratiche di adozione internazionale sono rimaste sospese.
Nonostante il Cts il 18 maggio abbia approvato il protocollo sanitario per l’ingresso in sicurezza dei piccoli ospiti, con l’obiettivo di riprendere gli scambi, è intervenuto un nuovo ostacolo di carattere politico internazionale dettato dal caso Lukashenko, l’Ue ha interrotto i collegamenti da e per la Bielorussia. Una situazione inaccettabile che non può diventare l’ennesimo danno per i bambini bielorussi e ucraini che già subiscono una costante esposizione alle radiazioni e che per questo necessitano di periodi terapeutici di soggiorno nel nostro paese. Non è nella nostra storia e nella nostra tradizione abbandonarli a se stessi, siamo il Paese che ne ha ospitati più di tutti, ad oggi ben 400mila. Nel question time di oggi in Aula ho chiesto al Ministro competente quando intenda riprendere i progetti di accoglienza per bambini e ragazzi bielorussi ed ucraini e se ritenga opportuno consentire l’attivazione di un corridoio umanitario come, tra l’altro, sensibilizzato da diverse associazioni”.
Così in una nota la deputata di Coraggio Italia, Daniela Ruffino
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