Il basket visto da vicino
Diamo a Cesare ciò che è di Cesare e ai giocatori della Reale Mutua ciò che è giusto dire loro: bravi.
È stata una partita ottima per il morale dei giocatori e di tutti i tifosi di Torino; la vittoria della qualità tecnica contro la tecnica, se così vogliamo chiamarla, dell’aggressività sportiva sempre al limite e talvolta, forse più che talvolta…, oltre.
Trenta punti di distacco meritati e giusti nella diversa qualità dei giocatori, anche nel comportamento e nel modo di stare in campo.
Giocatori di basket tecnicamente superiori e sicuramente migliori come collettivo.
Torino un po’ come l’Efes Istanbul campione d’Europa, è da due anni ai vertici del proprio campionato e sarebbe giusto che arrivasse dove merita di essere. L’altr’anno fermati dal Covid… quest’anno pronti alla ”pugna finale”.
Il commento alla partita è finalmente veramente bello. 32 punti segnati alla fine del primo quarto quando in gara 1 Torino ne aveva segnati 29 in metà tempo, rende l’idea del livello diverso diquesta partita.
Come insisto a dire dalla prima giornata, non c’è dubbio su quale squadra sia la più forte, si deve solo vedere se riesce a vincere.
Se tira da 3 come sa è impossibile per chiunque, in serie A2 attuale, stare vicino a Torino, e così è stato. Dopo il 10 su 57 complessivo in due gare Torino infila nel momento break decisivo della fase iniziale una serie di “bombe” da tre complessivamente uguale a quelle delle due partite precedenti ma su soli 17 tentativi.
Dalla metà del terzo quarto in avanti è solo passerella per Torino con punti segnati anche dal paziente Pagani e comparsa in campo dei mini giovani Ferro e Origlia.
I protagonisti sono sicuramente Pinkins e Clark con punti egiocate decisive durante tutto l’arco dell’incontro. Il duo Cappelletti Penna si libera praticamente sempre della difesa a tratti violenta degli avversari ( da rivedere un brutto fallo di frustrazione di D’Ercole su Cappelletti su un tiro da 3, probabilmente antisportivo) creando sempre un discreto divario sul ridimensionato Mascolo, che aveva avuto atteggiamenti molto arroganti nella gara precedente.
Campani posterizza Severini con una schiacciata imperiosa e Diop, senza forzare molto, domina in centro all’area. Bushati infila una bomba che permette a me di festeggiare con le solite pizzette come da tradizione.
Insomma, hanno giocato bene e hanno evidenziato le differenze di qualità e dimostrato quale squadra merita di salire. Ora bisogna vincere domenica per chiudere il percorso.
Basta solo giocare normale. Senza paura, non sarà difficile replicare. Ma non si deve pensare di avercela fatta, bisogna vincerne ancora 1. Si può fare.
Paolo Michieletto
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