Embraco è una parola che finisce troppo spesso sui giornali e nei tg. Troppo spesso perché resta un problema non risolto, non affrontato a dovere. Embraco è una parola, ma dietro quella parola ci sono le persone, i nomi, i volti. Oggi li ho incontrati in piazza Castello.
Confesso che è stato doloroso vedere persone con questa voglia di fare e di non arrendersi costrette a scendere in piazza per dare una speranza alle loro famiglie. Non deve più accadere, nessuno deve essere lasciato indietro e dimenticato.
Abbiamo vissuto due anni di emergenza sanitaria e abbiamo capito quanto sia importante la salute. Subito dopo viene il lavoro.
Quello che sarà il mio impegno, la mia più grande preoccupazione e ansia, è riuscire a portare lavoro sulla città. Dobbiamo dannarci l’anima per prossimi cinque anni per portare a Torino i progetti più virtuosi dal punto di vista industriale. La grande sfida passa da qui, ma non solo: ogni crisi industriale deve essere al centro del progetto della Torino futura. Nessuno deve essere lasciato indietro, nessuno deve essere costretto a fare quello che fanno i lavoratori Embraco. Sono al loro fianco e mi farò portavoce delle loro istanze in tutte le sedi.
Paolo Damilano
Candidato sindaco del Centrodestra
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