La politica traccheggia mentre le periferie piangono

Sulle primarie del PD una cosa è certa: se vince Lo Russo sarà una vittoria mutilata.  Difficile, se non impossibile che qualcuno arrivi oltre il 50 %. Poi il gioco a chi arriva secondo condizionerà il primo. Tradotto:  se sarà secondo Tresso, candidata vice sindaco la Curti. Enzo Lavolta punta ad essere il numero uno e basta.  Il resto non gli interessa. Sullo sfondo il solito problema: che ne facciamo dei pentastellati?

Abbastanza chiara la strategia di Grimaldi oramai leader incontrastato della sinistra sbrindellata: condizionare con Tresso Lo Russo imponendo al primo turno l’accordo con i pentastellati,  o perlomeno quello che rimane dei grillini nostrani.  Non che a livello nazionale  vada meglio. A ottobre si conteranno i voti e vedranno il da farsi. Per ora non riescono neanche ad avere i loro iscritti da Casaleggio Junior. Chi non ha dubbi è Alberto Nigra.  Oramai veterano di una politica che non c’è più. Lui vorrebbe fare l’accordo con Damilano.  Gli obbietta Lubatti: non possiamo stare con i leghisti e Forza Italia. Nigra controbatte: infatti io voglio fare l’accordo con il civico Damilano.  Il resto non mi importa.  Ma non è il solo.  Sicuramente c’è la Fregolent,  ma non è l’unica. Mauro Marino ha, decisamente,  il dente avvelenato. Intanto, nel centrodestra tifano per un accordo al primo turno tra PD e pentastellati.  “In questo modo vinciamo al primo”.  Se poi vince Enzo Lavolta,  alle primarie, è fatta. E le nostre care periferie, fanno ciò che fanno da venti anni: piangono.  Traditi da tutti,  e con la voglia di votare a destra.  Magari ci scappa qualcosa.
Poi, anche qui,  il reddito di cittadinanza serve  ai più nel comprarsi il telefonino di ultimo grido.  Meccanismo semplice quello di eludere la legge.  Semplicemente si va da un verduriere compiacente.  Si trattiene il 10 % dell’ importo e, inventandosi una spesa che non c’è,  ridà i soldi in contanti che servono per comprare telefonini o televisori. Se avviene ciò nella nostra sabauda capitale,  pensate un po’ nel resto dell’ Italia.  Ma non è finito.  Ad 80 km Vercelli.  In 3000 hanno ottenuto il reddito di cittadinanza.  Monitorati 1000 e il 10 % non ne aveva diritto.  Dunque se si proietta questo dato a livello nazionale si fanno presto i conti di quanti soldi si sono buttati via. È l’Italia,  ed in questo caso il Piemonte,  bellezza.  Indubbiamente è difficile,  molto difficile governare questo paese.  Una classe politica è prodotta da una società civile corrotta.  Ed anche questo non è una novità.  Così si capisce fino in fondo una parte dei grillini.  Erano solo livorosi ed arrabbiati perché invidiosi. Con il solito dubbio finale: ma adesso che arrivano un sacco di soldi dall’Europa,  come ci comporteremo? Dovremmo essere,  almeno per una volta,  virtuosi.
Duretta, no ? Ma non impossibile.
Patrizio Tosetto
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